Infliximab: differenze tra le versioni

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In pazienti trattati con infliximab sono state segnalate tubercolosi (tubercolosi miliari, tubercolosi con localizzazione extrapolmonare), sepsi, [[polmonite]], [[faringite]] invasiva, [[pneumocistosi]], [[istoplasmosi]], infezioni da [[citomegalovirus]], infezioni da micobatteri atipici, [[listeriosi]], [[aspergillosi]]<ref>Lee J.H. et al., Arthritis Rheum., 2002, 46, 2565</ref><ref>Slifman N.R. et al., Arthritis Rheum., 2003, 48 (2), 319</ref><ref>Colombel J.F. et al., Gastroenterology, 2004, 126 (1), 19</ref>.
 
Nelle ''Infezioni tubercolari latenti'' la riattivazione dell'infezione latente da [[Mycobacterium tuberculosis]] è una delle principali complicanze dei trattamenti con gli inibitori del [[TNF-alfa]], più frequente con infliximab e [[adalimumab]] rispetto a [[etanercept]] (studi clinici caso-controllo)<ref>Tubach F. et al., Arthritis Rheum., 2009, 60 (7), 1884</ref>. Prima di incominciare il trattamento con infliximab escludere la presenza di tubercolosi in fase attiva, condizione che controindica la somministrazione del farmaco. Pertanto prima di cominciare la cura con infliximab effettuare: anamnesi accurata del paziente, test cutaneo con [[tubercolina]] e [[radiografia]] del torace. Segni e/o sintomi riconducibili a tubercolosi comprendono tosse persistente, [[cachessia|deperimento]], perdita di peso, [[Febbre#Classificazione|febbricola]].
 
''Epatite C:'' sulla base dei dati di letteratura attualmente disponibili (limitati), la somministrazione di infliximab non sembra comportare un peggioramento dell'[[epatite C]] cronica<ref>Brunasso A.M. et al., Rheumatology (Oxford), 2011, 50 (9), 1700</ref>. In caso di infezione in atto, la terapia antivirale non richiede la sospensione di infliximab