Cesare Musatti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
aggiunta categoria, come risulta dalla voce
Etichette: Annullato Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 65:
 
== Musatti e il suicidio di Benussi ==
Anche dopo la rivelazione che si era trattato di un suicidio, Musatti non parlò mai volentieri della morte del maestro. Nel generale silenzio dello studioso di Dolo emerge un'intervista uscita sul quotidiano ''[[El País]]'' del 21 ottobre 1985. Nell'intervista Musatti confessa di sognare a volte che in una caserma dei carabinieri in cui viene tradotto, il commissario lo interroga sulla morte di tre sue mogli (si sposò quattro volte), decedute tragicamente, e di Vittorio Benussi. A fine colloquio il militare intima a Musatti di confessare di aver ucciso il maestro per prendere la cattedra di psicologia. «Io gli rispondo – prosegue Musatti, da buon psicoanalista – che sicuramente nel mio subconscio mi sono sentito responsabile per questa e per altre morti. Il commissario, che non capiva nulla di subconscio, decide: “Mi spiace professore, ma devo arrestarla”. Io allora gli rispondo:
”Non è possibile commissario, perché si tratta di delitti commessi più di cinquant'anni fa, e quindi sono prescritti!”»<ref>D. Mont D'Arpizio, ''{{collegamento interrotto|1=[https://www.scribd.com/Vittorio-Benussi/d/34609607 Vittorio Benussi, Padre della psicologia padovana] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}'', in [[La Difesa del popolo]] 2 marzo [[2008]], p. 35</ref>.