[[File:YoungManWithParthianCostume.jpg|thumb|upright|Statua di un giovane Palmireno in pantaloni partici, [[Palmira]], inizio III secolo]]
Il tipico abito da cavalcatura partico è esemplificato dalla [[Statuacelebre (Nationalstatua Museumdi ofbronzo Iran(la 2401)|celebre statuadel diMuseo bronzo]]nazionale dell'Iran) di un nobile partico rinvenuta a Shami, Elimaide. Alta 1,9 m, la figura indossa una giacca a V, una tunica a V con una cintura, pantaloni e un diadema o una fascia sui capelli corti e pettinati.<ref>{{cita|Brosius 2006|pp. 132-134}}.</ref> Questo tipo di abbigliamento viene comunemente mostrato nelle monete partiche di metà I secolo a.C.<ref name="curtis_2007_16"/>
Nel corso di scavi archeologici ad Hatra, nell'Iraq nordoccidentale, sono state rinvenute delle sculture partiche che mostrano alcuni esempi di abbigliamento partico: in tali sculture i Parti della regione sono rappresentati indossare il tipico abito partico (''qamis''), abbinato con pantaloni e abbellito da ornamenti vari.<ref>{{cita|Bivar 1983|pp. 91–9291-92}}.</ref> L'elite aristocratica di Hatra adottava le acconciature a caschetto, dei copricapi, e delle tuniche munite di cintura, queste ultime tipicamente indossate dalla nobiltà appartenente alla corte centrale arsacide.<ref name="brosius_2006_134-135"/> I pantaloni erano indossati anche dai re arsacidi, come mostrato sulle immagini di rovescio delle monete.<ref>{{cita|Curtis 2007|p. 15}}.</ref> Il pantalone partico fu adottato anche a [[Palmira]], in Siria, insieme all'uso della frontalità partica nelle arti.<ref>{{cita|Curtis 2007|p. 17}}.</ref>
Le donne ricche sono rappresentate nelle sculture partiche indossanti vesti con le maniche lunghe, abbellite con collane, orecchini, braccialetti, e copricapi intrecciati.<ref>{{cita|Brosius 2006|pp. 108, 134–135134-135}}.</ref> I loro vestiti erano fissati da una [[spilla]] a una spalla.<ref name="brosius_2006_134-135"/> I loro copricapi erano anche caratterizzati da un velo che era avvolto all'indietro.<ref name="brosius_2006_134-135"/>
Come mostrato dalla monetazione partica, i copricapi indossati dai re partici cambiarono nel corso del tempo. Le prime monete arsacidi mostrano i re indossare il [[bašlyk]] (in greco ''kyrbasia''),<ref name="brosius_2006_101">{{cita|Brosius 2006|p. 101}}.</ref> copricapo già utilizzato in passato dai satrapi di epoca achemenide; il bašlyk potrebbe derivare anche dai cappelli a punta rappresentati nei bassorilievi achemenidi a Behistun e [[Persepoli]]s.<ref>{{cita|Curtis 2007|p. 8}}; cfr. anche {{cita|Sellwood 1983|pp. 279–280279-280}} per una comparazione con i copricapi satrapali achemenidi.</ref> L'uso di rappresentare nella monetazione i re arsacidi con indosso il [[bašlyk]] persistette fino ai primi anni di regno di Mitridate I: le monete dell'ultima parte del suo regno lo mostrano indossare per la prima volta il diadema regale ellenistico.<ref>{{cita|Brosius 2006|pp. 101–102101-102}}; {{cita|Curtis 2007|p. 9}}.</ref> Mitridate II fu il primo ad essere rappresentato con indosso la [[tiara]] partica, abbellita con perle e gioielli, un copricapo comunemente indossato non solo dagli ultimi sovrani partici ma anche dai successivi monarchi [[sasanidi]].<ref>{{cita|Brosius 2006|pp. 101–102101-102}}; {{cita|Curtis 2007|p. 15}}.</ref>
=== Principali insediamenti e territorio ===
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