Lucien Rebatet: differenze tra le versioni

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Figlio di un [[notaio]], abbandonò gli studi di diritto all'università di Lione, e in seguito di lettere alla Sorbona.
=== 1929 - 1940: la nascita di una vocazione fascista ===
Nel [[1929]] entra, in qualità di critico musicale, nel giornale nazionalista e monarchico l'''[[Action française]]'' con lo pseudonimo di François Vinneuil. Nel [[1932]] diventa giornalista presso ''[[Je suis partout]]'', dove il suo stile e le sue convinzioni si rafforzarono. Nel 1933 sposò Véronique Popovici a GalatzGalați, in Romania.
 
Firma degli articoli come ''Le Cinéma par ceux qui le font'' (''Il cinema per coloro che lo fanno''), ''Les EtrangersÉtrangers en France. L'invasion'' (''Gli stranieri in Francia. L'invasione''), ''Les Emigrés politiques en France'' (''Gli emigrati politici in Francia''). Accoglie con entusiasmo l'uscita del pamphlet di [[Louis-Ferdinand Céline|Céline]] ''Bagatelles pour un Massacre'' perché Rebatet si rivela un virulento [[antisemitismo|antisemita]]. Oltre agli [[Ebrei]], attacca ferocemente il [[comunismo]], la [[democrazia]] e la [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] (il che non gli impedisce di proclamare la sua fede in [[Dio]] e la sua ammirazione per il generale [[Francisco Franco]]), e, dopo inchieste in [[Germania]] e in [[Italia]], si proclama [[Fascismo|fascista]].
 
=== 1940 - 1944: l'apologia del collaborazionismo ===