Richard Wagner: differenze tra le versioni
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A causa delle idee dell'autore, la musica di Wagner subisce ancora un duro ostracismo da parte del pubblico israeliano: il primo concerto ufficiale con musica di Wagner in [[Israele]] è avvenuto solo nel 2001 per opera del direttore d'orchestra [[argentino]]-israeliano [[Daniel Barenboim]], ebreo e wagneriano, che è stato direttore al festival di Bayreuth.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/09/note_Wagner_scuotono_Israele_co_0_0107094232.shtml Le note di Wagner scuotono Israele]</ref> Queste concezioni razziste – sempre per via del tutto ipotetica – dovrebbero ritrovarsi ne ''L'anello del Nibelungo'', dove l'amore incestuoso tra Siegmund e Sieglinde rappresenterebbe la nascita di una razza superiore (i figli del dio Wotan) e dove lo stesso fallimento della "grande idea" di Wotan rappresenterebbe il supremo sacrificio dello spirito germanico di fronte all'avversità del mondo; e poi: ''I maestri cantori di Norimberga'', dove esplicito è il riferimento alla nuova arte tedesca (la nuova Germania) e magniloquente è la grande parata popolare del 3º atto; e poi ancora: ''Tristano e Isotta'', in cui la forza del filtro magico rivela ai protagonisti la vera natura del loro inconsapevole amore, fino ad allora confuso dalla falsità del mondo esteriore (dove per "natura dell'inconsapevole amore" si dovrebbe intendere la purezza della loro anima, la purezza dello spirito tedesco in opposizione alla menzogna di tutto ciò che è straniero); infine ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'', il dramma sacro per eccellenza, che [[Adolf Hitler]] stesso – grande ammiratore di Wagner – considerava come uno dei fondamenti dell'ideologia nazista: la casta confraternita dei custodi del Santo Graal incarnerebbe il popolo ariano, minacciato dalla corruzione e dal desiderio impuro (il regno arabeggiante di Klingsor).
[[File:Bundesarchiv Bild 183-R15883, Thomas Mann.jpg|thumb|left|[[Thomas Mann]]]]
Naturalmente si tratta unicamente di supposizioni, poiché riguardo al ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'' andrebbe ricordata la frase: ''Durch Mitleid wissend, der reine Tor'' ("Il puro folle si fa sapiente attraverso la compassione"), come specificato da Gurnemanz proprio nell'"Incantesimo del venerdì santo". Già il sacrificio di Brunnhilde assume una valenza universale e redentrice. In altre parole, il panismo del ''Waldweben'' (''Sigfrido'', atto secondo) viene in ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'' proiettato in un'ottica metafisica proprio con il già citato "Incantesimo" (''Karfreitagszauber''). Dal canto loro, Tristano e Isotta, pur richiudendosi nel loro indubbio egoismo, abiurano ogni ambizione di gloria e di potenza, mentre la "grande idea" di Wotan potrebbe essere benissimo scaricata da ogni allusione alla Germania e ribaltata in chiave universale, laddove egli dice, a Fricka: "Solo la tradizione riesci a comprendere. Il mio pensiero mira a tutto ciò che ancora non è avvenuto". A questo proposito, così si legge nel libro di [[Thomas Mann]] ''Dolore e grandezza di Richard Wagner'', in cui lo scrittore, wagneriano e antinazista, riporta ciò che ammise nella sua conferenza ''Richard Wagner und Der Ring des Nibelungen'' tenuta a Zurigo il 16 novembre 1937, ovvero che il [[nazionalsocialismo]] sarebbe una sua naturale derivazione: «Il ritorno al mondo romantico e leggendario si lega alla conquista di elementi puramente umani. Questo rivolgersi al passato significa il distacco dal mondo borghese di una corrotta cultura, dominata dal capitalismo, per far ritorno al popolo come forza etnica, elemento redentore e purificatore. Oggi, nell'esperimento politico che si tenta in Germania, non è difficile trovare tali impronte, ma le fiabe, nel campo della politica, diventano altre cose e prendono altro nome: menzogne. L'autore della ''Tetralogia'', con la sua arte ebbra di passato e di futuro, non si staccò dalla cultura borghese per scambiarla con uno stato totalitario che annulla lo spirito. Lo spirito tedesco era per lui tutto, lo stato tedesco nulla, come egli scrive nel testo dei ''Maestri Cantori'': "Se anche andasse in polvere il [[Sacro Romano Impero]], ci resterebbe la Sacra Arte Tedesca!».<ref>Thomas Mann, ''Dolore e grandezza di Richard Wagner''</ref>
=== Wagner, Nietzsche e altre interpretazioni ===
[[File:Portrait of Friedrich Nietzsche.jpg|thumb|[[Nietzsche]]]]
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