...e allora senti cosa fò: differenze tra le versioni

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''E intanto il sole si nasconde'' è una canzone triste che chiude il lato A, mentre il retro si apre in maniera allegra e ritmata con ''Odio chi'', divertente elenco dei personaggi odiati dal cantautore.
[[Immagine:Giorgiana Masi photo.jpg|upright=1.4|thumb|[[Giorgiana Masi]], fotografia dal documento d'identità]]
''L'osteria del tempo perso'' ritorna alle atmosfere popolari romanesche, descrivendo nel testo un tipico locale trasteverino, mentre la canzone successiva, ''C'era una volta (e ancora c'è)'', con un arrangiamento in stile [[anni '30]], descrive il periodo del ventennio fascista affermando alla fine che i manganelli sono però presenti tuttora (nel coro della canzone è presente [[Ivano Fossati]], all'epoca anch'egli prodotto da [[Antonio Coggio]]).