...e allora senti cosa fò: differenze tra le versioni

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Registrato negli ''Studi RCA'' di [[Roma]], tutte le canzoni sono scritte dallo stesso Rosso, che si firma con il suo vero nome, Stefano Rossi, e sono edite dalla [[Edizioni Musicali RCA Musica]]; il tecnico del suono è [[Antonio Rampotti]], e la copertina, che raffigura il cantautore mentre dietro l'angolo di un incrocio aspetta una ragazza per darle un mazzo di fiori, è curata da Cesare Monti (pseudonimo di [[Cesare Montalbetti]], fotografo di molte copertine di dischi per [[Lucio Battisti]] e altri artisti, nonché fratello di [[Pietro Montalbetti]] dei [[Dik Dik]]), e la camicia interna riporta i testi di tutte le canzoni.
 
Dall'album viene tratto il [[45 giri]] [[...e allora senti cosa fò/Odio chi]], e la title track viene presentata nella trasmissione televisiva [[Discoring]], curata da [[Gianni Boncompagni]].
 
Il disco si apre con ''Colpo di stato'', brano ritmato, con un testo ironico (« ...colpo di stato, ma che colpo se lo stato qui non c'è.... »), a cui segue ''Libertà...e scusate se è poco'', riflessione amara sul tempo che passa e porta via i sogni e le illusioni giovanili.