Diocesi di Funay: differenze tra le versioni

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La persecuzione decimò la popolazione cattolica della diocesi e per gli occidentali fu sempre più difficile mettere piede nel Paese. La [[Santa Sede]] nominò, dopo Correia Valente, degli amministratori apostolici, che tuttavia entrarono in conflitto con le autorità portoghesi. Il primo di questi fu il [[Ordine dei frati minori conventuali|conventuale]] italiano [[Francesco Antonio Frascella]], [[vescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Mira|Mira]], che fu trattenuto in semi-libertà a [[Goa]] per molto tempo: da qui scrisse una [[lettera pastorale]] ai cristiani giapponesi.<ref>Silvano Giordano, [https://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-antonio-frascella_(Dizionario-Biografico) Frascella, Francesco Antonio], in [[Dizionario biografico degli italiani]].</ref>
 
La diocesi fu soppressa ''[[de facto]]'' verso la metà del [[XVII secolo]], quando il Giappone si chiuse al mondo occidentale (''[[Sakoku]]'') e più alcun missionario poté ragiungereraggiungere il Giappone fino a metà [[XIX secolo|Ottocento]].
 
== Cronotassi dei vescovi ==