Herbert Kilpin: differenze tra le versioni

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All'inizio del [[1898]] Kilpin lasciò Torino e si stabilì definitivamente a [[Milano]] con il collega inglese [[Samuel Richard Davies]]; qui prese a frequentare assiduamente l'American Bar facendo amicizia con alcuni inglesi residenti nella città, tra cui [[Alfred Edwards]]. Nel dicembre [[1899]]<ref name="FondazioneIncerta">Non essendo rimasta una documentazione certa sull'atto costitutivo della società, il 16 dicembre 1899 è la data che il club stesso indica come più probabile ({{cita|Panini|p. 8}}). Tuttavia, le fonti primarie indicano che il giorno di fondazione è stato probabilmente il 13 dicembre. L'annuncio della nascita del club da parte di ''[[La Gazzetta dello Sport]]'' avvenne, inoltre, il 15 dicembre e non il 18 dicembre, come si ritiene tradizionalmente ({{cita web |url=http://www.magliarossonera.it/189900_storia.html |titolo=La Nascita di un mito |editore=magliarossonera.it |accesso=8 maggio 2015}}).</ref> insieme con un gruppo di italiani ex soci di una società sportiva chiamata {{Calcio Mediolanum|N}}, costituì il ''Milan Football and Cricket Club'', di cui Alfred Edwards fu il primo presidente, mentre Kilpin, che era il più esperto, ricoprì il ruolo di giocatore e manager; fu il primo [[allenatore]], primo [[Capitano (calcio)|capitano]] e il primo grande giocatore del club milanese; tuttavia per parte della prima stagione agonistica lasciò il compito di capitano al più vecchio compagno di squadra [[David Allison]]. Kilpin scelse come colori sociali della neonata società il rosso e il nero, ispirandosi ai colori delle casacche del Notts Olympic, squadra con cui giocò a inizio carriera<ref>[http://www.magliarossonera.it/189900_storia.html E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("La nascita e le prime vittorie"), dicembre 2004]</ref>. Guidò il Milan alla conquista del suo primo scudetto, nel [[Campionato Italiano di Football 1901|1901]]. Come suo solito, giocava indifferentemente da terzino e da mediano.
 
Nel maggio [[1902]], a fine campionato (che aveva visto il Milan secondo, sconfitto in finale dal {{Calcio Genoa|N}}) partecipò con i rossoneri al torneo calcistico all'interno di un "Concorso internazionale ginnico-pompieristico" indetto dalla [[Società Ginnastica "Milanese Forza e Coraggio"]], che vedeva impegnati atleti e squadre ambosessi di varie discipline in varie sedi sportive di Milano. Dopo aver superato il l'{{Calcio Vicenza|N}} in semifinale, il suo Milan si aggiudicò la vittoria [[ex aequo]] con la società genovese {{Calcio Andrea Doria|N}}; la finale Milan-Andrea Doria terminò a reti bianche e si decise di non rigiocare una nuova partita e di spartire la vittoria, conferendo a pari merito alle due squadre la ''Coppa "Forza e Coraggio"'' e la ''Corona di Quercia''<ref>{{cita web|url=http://www.magliarossonera.it/190102_ginnastica.html|sito=Magliarossonera.it|titolo=CAMPIONATO NAZIONALE DI GINNASTICA|accesso=8 agosto 2014}}</ref>.
 
Guidò il Milan alla conquista di altri due scudetti, nel [[Prima Categoria 1906|1906]] e anche nel [[Prima Categoria 1907|1907]], nella quale aveva lasciato il posto di allenatore a [[Daniele Angeloni]]. In totale giocò in rossonero 8 stagioni, totalizzando 2322 presenze e 7 gol, aiutando la sua squadra a conquistare numerosi importanti trofei del primo decennio del novecento, quali la [[Medaglia del Re]], la [[Palla Dapples]] e il [[Torneo FGNI]]. Disputò la propria ultima partita con il Milan il 12 aprile [[1908]], sul campo di via Fratelli Bronzetti, contro il {{Calcio Montreux-Sports|N}}; secondo altre fonti<ref name=":0">[http://www.magliarossonera.it/Kilpin.html Herbert KILPIN] magliarossonera.it</ref>, la sua gara d'addio sarebbe stata giocata il 20 aprile 1908 a Milano, una vittoria contro l'{{Calcio Old Boys Basilea|N}} per 2-1, valevole per il Meeting di Pasqua.
 
=== Rappresentativa Italiana ===