Fuoco Santo: differenze tra le versioni
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66–78.</ref> Nel 1238 [[papa Gregorio IX]] denunciò il Fuoco Santo come una frode e proibì ai [[francescani]] di partecipare alla cerimonia.<ref>{{Cita news|url=http://www.thetablet.co.uk/article/3458|titolo=Sparks from the Holy Fire|data=3 maggio 2003|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120214095212/http://www.thetablet.co.uk/article/3458|dataarchivio=14 febbraio 2012}}</ref> Allo stesso modo, molti cristiani non sono rimasti convinti dall'evento.<ref>{{Cita libro|autore=Hunt Janin|titolo=Four Paths to Jerusalem: Jewish, Christian, Muslim, and Secular Pilgrimages, 1000 BCE to 2001 CE|url=https://archive.org/details/fourpathstojerus0000jani|ed=illustrated|data=1 gennaio 2002|editore=McFarland|p=[https://archive.org/details/fourpathstojerus0000jani/page/77 77]|ISBN=9780786412648}}</ref> Secondo Shihab al-Din al-Qarafi, il sovrano [[Ayyubidi|ayyubide]] del XIII secolo Al-Muazzam Turanshah (r. 1249-1250) è menzionato per aver scoperto la frode del Fuoco Santo; tuttavia, avrebbe permesso ai monaci di continuare la loro frode in cambio di denaro.<ref>{{Cita libro|autore=Diego R. Sarrió Cucarella|titolo=Muslim-Christian Polemics across the Mediterranean: The Splendid Replies of Shihāb al-Dīn al-Qarāfī, Parts 684-1285|data=8 January 2015|editore=BRILL|p=61|ISBN=9789004285606}}</ref> Il viaggiatore ottomano [[Evliya Çelebi]] (1611–1682) disse che un monaco nascosto aveva fatto gocciolare [[nafta]] da una giara di zinco lungo una catena.<ref name="Jerusalem">''[[Gerusalemme: la biografia|Jerusalem: The Biography]]'', p. 305, [[Simon Sebag Montefiore]], Weidenfeld & Nicolson, 2011. {{ISBN|978-0-297-85265-0}}</ref> [[Edward Gibbon]] (1737-1794) si espresse senza mezzi termini sul presunto fenomeno nel volume conclusivo di ''[[Declino e caduta dell'Impero romano]]'':<blockquote>Questa pia frode, ideata per la prima volta nel IX secolo, fu devotamente amata dai crociati latini, ed è annualmente ripetuta dal clero delle sette greca, armena e copta, che si impongono ai creduloni spettatori per il proprio beneficio e quello dei loro tiranni.<ref>[[Edward Gibbon]]. ''[[The History of the Decline and Fall of the Roman Empire]]''. Vol. VI. Chapter LVII. [[Everyman's Library]]. p. 34.</ref></blockquote>[[Thomas Tegg]], un inglese del XIX secolo, incluse un resoconto dell'evento nella [[London Encyclopaedia]], pubblicata nel 1828, ipotizzando che l'evento sia puramente naturale e motivato da interessi pecuniari.<ref>[[Thomas Tegg]] (1829). ''[[London Encyclopaedia (1825)|London Encyclopaedia]] Volume 16, page 449, in the article on [https://books.google.com/books?id=J3JMAAAAMAAJ&dq=%22London%20Encyclopaedia%22%20%22holy%20fire%22&pg=PA499#v=onepage&q=%22London%20Encyclopaedia%22%20%22holy%20fire%22&f=false Palestine]''. N. Hailes.</ref>
Alcuni greci sono stati critici nei confronti del Fuoco Santo, come [[Adamantios Korais]], che condannò quella che considerava una frode religiosa nel suo trattato "Sulla Santa Luce di Gerusalemme". Definì l'evento "macchinazione di preti fraudolenti" e la luce "empia" di Gerusalemme come "miracolo di profittatori". Nel 2005, in una dimostrazione dal vivo alla televisione greca,<ref>https://www.youtube.com/watch?v=S66f87b05oM</ref> Michael Kalopoulos, autore e storico delle religioni, immerse tre candele nel [[Allotropi del fosforo|fosforo bianco]]. Le candele si accesero spontaneamente dopo circa 20 minuti a causa delle proprietà di autoaccensione del fosforo bianco a contatto con l'aria. Secondo il sito web di Kalopoulos:<blockquote>Se il fosforo viene sciolto in un solvente organico appropriato, l'autoaccensione viene ritardata fino a quando il solvente non è quasi completamente evaporato. Esperimenti ripetuti hanno mostrato che l'accensione può essere ritardata di mezz'ora o più, a seconda della densità della soluzione e del solvente impiegato.</blockquote>Kalopoulos afferma inoltre che reazioni chimiche di questa natura erano ben note nell'antichità, citando [[Strabone]], il quale afferma: "In Babilonia ci sono due tipi di sorgenti di nafta, una bianca e una nera. La nafta bianca è quella che prende fuoco con il fuoco." ([[Geografia (Strabone)|Geographica]] 16.1.15.1-24) Egli afferma inoltre che il fosforo era usato dai maghi [[Babilonia|caldei]] all'inizio del V secolo a.C. e dagli antichi greci, in un modo simile al suo presunto uso oggi da parte del Patriarca ortodosso di Gerusalemme.<ref>{{Cita web|url=http://forum.stirpes.net/orthodox-church/3270-michael-kalopoulos-miracle-holy-light-jerusalem.html#post37609|dataaccesso=24 January 2009|titolo=Copia archiviata|dataarchivio=10 aprile 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100410130116/http://forum.stirpes.net/orthodox-church/3270-michael-kalopoulos-miracle-holy-light-jerusalem.html#post37609|urlmorto=sì}}</ref>
Lo scettico russo Igor Dobrokhotov<ref>{{Cita web|url=http://razumru.ru/humanism/journal/49/dobrokhotov.htm|lingua=ru}}</ref> ha analizzato a lungo le prove di un presunto miracolo sul suo sito web, comprese le fonti antiche<ref>{{Cita web|url=http://neholyfire.narod.ru/book/kr4.htm|lingua=ru}}</ref> e foto e video contemporanei.<ref>{{Cita web|url=http://neholyfire.narod.ru/book/kr9.htm|lingua=ru}}</ref> Dobrokhotov e altri critici, tra cui il ricercatore russo ortodosso Nikolay Uspensky, il dott. Aleksandr Musin della Sorbona, e alcuni [[Vecchi credenti]] citano estratti dai diari del vescovo Porfirio (Uspensky) (1804-1885),<ref>{{Cita web|url=http://palomnic.org/sz_sr/personalii/porfiri_uspenski/|lingua=ru}}</ref> che dicevano che il clero di Gerusalemme sapeva che il Fuoco Santo era fraudolento.
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