Appendicectomia: differenze tra le versioni
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L{{'}}'''appendicectomia''' è l'asportazione [[Chirurgia|chirurgica]] dell'[[Appendice vermiforme|appendice]], praticata principalmente in presenza di [[appendicite acuta]], [[Appendicite cronica|cronica]] o cronicizzata (ma anche in caso di [[tumore]]), in [[anestesia]] totale o, in casi del tutto eccezionali, in [[anestesia locale]] per infiltrazione. Da alcuni anni ormai, è stata introdotta anche la '''video-laparo-appendicectomia''' che consiste nell'asportazione dell'appendice ciecale mediante tecnica [[video-laparo-chirurgia|video-laparoscopica]].
== Tecnica chirurgica ==
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È la tecnica più antica, eseguita dagli albori della chirurgia addominale fino ai giorni nostri. Può essere così schematizzata:
* Accesso alla [[addome|cavità addominale]] mediante una [[laparatomia]] più o meno ampia, scelta dal chirurgo in base alla gravità del quadro clinico (eventuale presenza di piastrone, segni di [[peritonite]], interventi pregressi) a preferenze personali, talvolta su richiesta del paziente. Consiste nella incisione della cute e degli strati successivi fino all'apertura del peritoneo parietale.
** taglio di MacBurney: piccola incisione obliqua di circa 6–8 cm che passa nel punto di McBurney. Consente un accesso rapido alla fossa ileo-cecale e una ricostruzione della parete con ottimi risultati estetici. Offre una buona esposizione dei visceri ma risulta limitato in caso di posizione anomala del cieco e/o dell'appendice anche perché può essere allungato con difficoltà.
** taglio di Battle - Jalaguier: ampia incisione longitudinale eseguita lungo il margine esterno del [[muscolo retto dell'addome|muscolo retto]] di destra. Offre un'ottima esposizione e inoltre, in caso di difficoltà, può essere allungato. Tecnicamente è più complesso e richiede tempi più lunghi, anche in fase di ricostruzione. Viene utilizzato nei casi di appendicite complicata.
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Vi sono stati alcuni casi di auto-appendicectomia: uno realizzato da Evan O'Neill Kane nel 1921, ma l'operazione venne ultimata dal suo assistente; un altro fu quello di [[Leonid Rogozov]], che dovette eseguire l'operazione da sé, poiché era l'unico dottore di una remota base in Antartide.
Tra gli anni '60 ed '80 in Europa, il consenso generale della comunità medica era che l'appendice fosse un organo vestigiale, privo di utilità, ed anzi dannoso per salute, in quanto soggetto ad infezione. In quest'ottica, l'appendicectomia divenne rapidamente l'intervento chirurgico più comune di medicina interna. Nei paesi dove opera un [[sistema sanitario nazionale]], gli interventi chirurgici sono fonte di entrate per gli ospedali e i reparti, e questo tipo di intervento ha rappresentato per anni una grossa fonte di apporto finanziario. Successivamente è cambiato l'approccio, volto a diminuire le spese del sistema sanitario, le degenze e il rischio al paziente per complicanze post-operatorie. In Francia le operazioni sono passate da 300.000 degli anni '80 a 83.400 del 2012. Un recente studio su 900 pazienti con appendicite in Gran Bretagna, pubblicato su [[British Medical Journal]], ha rilevato che il 63% degli interventi può essere evitato e sostituito con la terapia antibiotica.<ref>[http://www.arezzoweb.it/2014/medicina-operazione-d-appendicite-addio-sempre-meno-interventi-2-141976.html Arezzo Web, da Adnkronos Salute, 26 febbraio 2014]</ref>
==Note==
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