Gasparo Contarini: differenze tra le versioni
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→Cardinale: Eliminato una affermazione scorretta “senza averlo mai conosciuto”: papà Paolo III, al secolo Alessandro Farnese, aveva avuto diversi dialoghi con Contarini all’epoca dell’ambasceria romana del 1528-1530. Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
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=== Formazione ===
Ricevette una formazione elementare (grammatica, [[retorica]] e abaco) da un [[precettore]] stipendiato molto probabilmente a domicilio nel palazzo Contarini, nei pressi della chiesa Madonna dell'Orto nel sestiere di [[Cannaregio]] e in compagnia dei nipoti di [[Francesco Zorzi]].
All'età di dodici anni iniziò a frequentare la Scuola d'umanità di San Marco.<ref>Sull'orientazione umanista e filo-ellenica della Scuola di San Marco, cf. V. Branca, ''La sapienza civile. Studi sull'Umanesimo a Venezia'', Firenze, Leo S. Olschki, 1997, § II, p. 59-65.</ref> Quest'ultima non era quella omonima gestita dalla cancelleria ducale situata nei pressi del [[Palazzo Ducale (Venezia)|palazzo dei Dogi]] dove la [[Repubblica di Venezia|Repubblica]] formava i suoi migliori funzionari, ma la scuola ''presso il campaniel''.
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[[Erasmo da Rotterdam|Erasmo]] la definirà come quell'armonia tra la ''summam morum innocentiam'' e l{{'}}''eruditionis et sapentiantiæ arcem''.
Questa formazione aperta e tollerante permise al giovane allievo di farsi l'idea che le opinioni, al di là che possano apparire divergenti, in realtà si possono combinare e le dottrine filosofiche non debbano obbligatoriamente escludersi.
Lo storico [[Aldo Stella (storico)|Aldo Stella]] definiva la ''forma mentis'' del cardinale Contarini: "nonostante fosse stato quasi un autodidatta in [[teologia]], ebbe sempre come norma di comportamento quella di cercare ciò che univa, anziché gli spunti di attrito e di astiosa polemica".<ref>A. Sella, "Spunti di teologia contariana e lineamenti di un itinerario religioso" in ''Gasparo Contarini e il suo tempo'', Venezia, Studium Cattolico Veneziano, 1985, p. 96.</ref>
[[Giorgio Valla]], inoltre, fece entrare il giovane Contarini nel circolo della "bottega" d'[[Aldo Manuzio]] e del suo dinamismo intellettuale, culturale e editoriale.<ref>Tutta la corrispondenza tra Contarini e Aldo Manuzio è conservata alla [[Biblioteca Ambrosiana]] di [[Milano]] (E.32 e Q 123).</ref> In questa occasione, Contarini fece conoscenza con gli ellenisti dell'epoca: [http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-battista-cipelli_(Dizionario_Biografico)/ Giovanni Battista Egnazio], [http://www.treccani.it/enciclopedia/paolo-canal_(Dizionario-Biografico)/ Paolo Canal], [[Marco Musuro]], e altri intellettuali occupati a correggere o rivedere le opere che uscivano dalla stampa. Molto probabilmente, si può presumere che il giovane Contarini abbia potuto incontrare [[Erasmo da Rotterdam|Erasmo]] durante il soggiorno di quest'ultimo nella casa di [[Aldo Manuzio]] tra aprile e dicembre del [[1508]].<ref>{{fr}} J.-C. Margolin, ''Érasme'', Paris, Robert Laffont, coll. "Bouquins", 1992, "Preface", p. I-XIV. Cf. A. Renaudet, ''Érasme et l'Italie'', Genève, Droz, 1998, p. 156-162.</ref>
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