Jacques Callot: differenze tra le versioni
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=== L'humour di Callot ===
Insieme a [[Stefano della Bella]] Jacques Callot si riallaccia all'attività di Annibale Carracci, l'unico caricaturista riconosciuto dei tre [[Carracci|fratelli bolognesi]], che dettero vita, a Bologna, all'[[Accademia degli Incamminati]]. La [[caricatura]], fino a quel momento, si era identificata con la rappresentazione della bruttezza, come nel caso di [[Leonardo da Vinci]]<ref>{{cita pubblicazione |nome= Michel|cognome=Melot |titolo=L'oeil qui rit. Le pouvoir comique des images |editore=Office du livre |città=Fribourg (Swisse) |anno= 1973|pp= 25 - 31 |lingua= fr}}</ref>, i cui disegni non «possono considerarsi vere e proprie caricature (...) rientrano piuttosto nell'orbita del [[Capriccio (pittura)|capriccio]], come intenzionale rovesciamento del bello nel brutto».<ref>{{cita pubblicazione |nome=Werner |cognome=Hofmann |titolo=Comico e caricatura |rivista=Vittorio Rubiu |editore=Sansoni Scuola aperta |città=Firenze |numero=31 |anno=1973 |p=48 |lingua=it |}}</ref> D'altra parte [[Victor Hugo]] nella sua Prefazione a [[Cromwell (dramma)|Cromwell]] definirà Callot il [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]] burlesco.<ref>{{cita pubblicazione |nome=Victor |cognome=Hugo |titolo=Cromwell |rivista=Prefazione |url=https://ecrivains-publics.fr/wp-content/uploads/2016/10/preface_de_cromwell_-_hugo.pdf |lingua=fr |accesso=20 marzo 2023}}</ref> Come emerge dalla
=== I Sette Peccati Capitali ===
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