Josef Moroder-Lusenberg: differenze tra le versioni

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[[File:Lusenberg-Virgin.jpg|thumb|La Beata Vergine Maria, nella chiesa parrocchiale di Ortisei]]
[[File:Lusenberg-wise-men.jpg|thumb|La pala dell'altare maggiore con i Re Magi nella chiesa parrocchiale di Ortisei]]
[[File:Josef Moroder Lusenberg death mask.JPG|miniatura|left|Maschera funebre del Lusenberger.]]
 
Era nato nel [[maso]] Scurcià, il quarto di otto figli di Vincenzo Moroder e Anna Maria Schmalzl. Suo padre morì quando aveva 8 anni. Presto dovette occuparsi dal maso Jumbierch che ereditò dallo zio, ricco commerciante di [[Ancona]].
Ancora giovanissimo incominciò la scultura nel legno, ma dovette occuparsi anche del maso, delle coltivazioni e del bestiame.
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Allievi della sua bottega furono i suoi figli, di cui è noto soprattutto [[Johann Baptist Moroder]], e lo scultore [[Ludwig Moroder]], che sposò la sua nipote Adele.
Insegnò per alcuni anni, alla fine dell'Ottocento, nella Scuola d'Arte di Ortisei elevandone notevolmente il livello.
 
[[File:Josef Moroder Lusenberg death mask.JPG|miniatura|left|Maschera funebre del Lusenberger.]]
Nel romanzo biografico del 1930 di [[Maria Veronika Rubatscher]], una scrittrice nazional-popolare tirolese, è raccontata dettagliatamente la vita dell'artista ed è descritto accuratamente l'ambiente di vita della Val Gardena di allora. Tale romanzo fu tradotto anche in lingua ladina.