Small Computer System Interface: differenze tra le versioni
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In passato l'interfaccia SCSI era molto diffusa in ogni tipologia di [[computer]], mentre attualmente trova un vasto impiego solamente in [[workstation]], [[server]] e [[periferiche]] di fascia alta (cioè con elevate prestazioni). I [[computer desktop]] e [[portatili]] sono invece di solito equipaggiati con l'interfaccia [[Advanced Technology Attachment|ATA/IDE]] (acronimi rispettivamente di ''Advanced Technology Attachment'' e ''Integrated Drive Electronics'') per gli [[hard disk]] e con l'interfaccia [[USB]] (''USB'') per altre periferiche di uso comune. Queste ultime interfacce sono più lente della SCSI, ma anche più economiche. Notare che l'USB utilizza lo stesso set di comandi dello SCSI per implementare alcune delle sue funzionalità ([[USB Attached SCSI]]).
[[File:SCSI Terminator 50pol Centronics.jpg|thumb|left|Un terminatore SCSI]]
Nel [[1979]] [[Alan Shugart]], fondatore della [[Shugart Technology]], introdusse sul mercato un'interfaccia semplificata, chiamata
Nel [[1986]], quando già lo SCSI si era largamente diffuso, l'[[ANSI]] approvò definitivamente la cosiddetta ''specifica SCSI'' (nota con la sigla X3.131-1986). Da allora lo SCSI si è affermato come uno standard industriale universale, in grado di trovare applicazioni in quasi tutti i sistemi di [[computer]] (c'è stata perfino un'implementazione SCSI per il famoso [[home computer]] [[Commodore 64]]). Il primo ASIC impiegato per realizzare un'interfaccia SCSI è stato donato dalla NCR allo [[Smithsonian Museum]], a dimostrazione della grande popolarità raggiunta.
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