Joint Security Area: differenze tra le versioni

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== Trama ==
Due soldati [[Chosŏn inmin'gun Ryukkun|nordocoreani]] rimangono uccisi ed uno ferito nella [[zona demilitarizzata coreana|zona demilitarizzata]] dell'[[Area di sicurezza congiunta]] al posto di frontiera prossimo al [[Ponte del non ritorno]], prima che il sergente [[Daehanminguk Yuk-gun|sudcoreano]] Lee Soo-hyeok, anch'egli ferito, riesca a riguadagnare la sua parte del confine. Le truppe del sud lo recuperano ingaggiando uno scontro a fuoco; due giorni dopo, la fragile pace tra le due Coree dipende da un'indagine speciale condotta dalla maggiore dell'[[Esercito svizzero]], di padre [[Coreani|coreano]], Sophie E. Jean, per conto della [[Commissione di supervisione delle nazioni neutrali]] (NNSC) .
 
Poiché il sergente Lee Soo-hyeok ha confessato di aver fatto fuoco, Sophie cerca di risalire al motivo per cui i superstiti abbiano fornito due versioni contraddittorie; Soo-hyeok dichiara di essere stato aggredito e rapito, e di essersi risvegliato immobilizzato nel posto di frontiera nordcoreano, di essersi liberato senza farlo notare e di avere sparato ai tre militari del nord. Il sopravvissuto nordcoreano, sergente Oh Kyeong-pil dichiara a Sophie che Lee fece irruzione nel posto di frontiera e sparò a tutti i presenti prima di ritirarsi quando Kyeong-pil, prima di spirare, gli sparò a sua volta.