Discussione:Titulus crucis: differenze tra le versioni

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Enricowk (discussione | contributi)
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::: Non ho capito ancora che cosa avrei inventato. Ho utilizzato una tua citazione nel suo significato più ovvio. L'ateismo è una cosa seria. La differenza, infatti, fra fede e fanatismo è che la fede è un ateismo superato. Ti prego di non sputtanare né l'ateismo né Wikipedia con affermazioni avventate. Cordialmente --[[Utente:Pinea|Pinea]] ([[Discussioni utente:Pinea|msg]]) 16:56, 27 mar 2023 (CEST)
[[Utente:Enricowk|Enricowk]][[Utente:Enricowk| ""]] ([[Discussioni utente:Enricowk|msg]]) 10:24, 27 mar 2023 (CEST)
 
 
 
Innanzi tutto, chiedo a Pinea di non intercalare le sue osservazioni ma rispondere di seguito, per non confondere le cose (cosa che sicuramente troverà utile, anche se non corretta). Le fonti che cito sono sempre con la pagina e l'edizione precisa e i tentativi di cancellare intere parti fontate (e riportate spesso alla lettera) rasenta il vandalismo.
Vorrei poi far notare come Pinea continui a paragonare il suo parere personale a quello degli studiosi biblici (anche cattolici), come fossero alla pari (!); questo atteggiamento arrogante di pensarsi alla pari (o superiore! Si veda sotto...) dei biblisti citati è il vero problema. Riferiamoci ad alcune delle recenti modifiche fatte (o tentate) da Pinea a titolo di esempio:
 
*Voce "Creazione(teologia)" ([[Creazione (teologia)#Bibbia|qui]]): Pinea - in merito ai paralleli tra la creazione biblica e il precedente mito della creazione mesopotamico di Enuma Elish - eliminava delle parti fontate, senza aggiungere fonti ma in oggetto decretava: "''Nella bibbia il "quando" non c'è. Le somiglianze sono altre.''". In tal modo, eliminava la fonte con le spiegazioni dei biblisti (Bart Ehrman e Alexander Heidel, confermate anche dalla Bibbia di Gerusalemme), sostituendo il tutto con in suo personale parere opposto e non fontato (appunto perché "''il "quando" non c'è. Le somiglianze sono altre''", secondo l'unica fonte che conta: lui stesso)
 
*Voce "Eva" ([[Eva#Eva e il frutto proibito|qui]]): in merito al frutto proibito nell'Eden che Eva coglie, Pinea (sempre senza fonti) si lancia in un'analisi articolata: "''che nel seguito del racconto risulta anche essere male informata sui termini esatti del divieto (Gen 3,3) e perciò più facilmente preda delle lusinghe del serpente tentatore. Il testo biblico, quindi, addossa il peccato di aver consumato il frutto proibito soprattutto ad Adamo, nonostante nei secoli la colpa sia stata attribuita soprattutto a Eva. La matriarca svolge quindi un ruolo di comparsa, indispensabile per caratterizzare meglio la colpa di Adamo. Il testo biblico, quindi, addossa il peccato di aver consumato il frutto proibito soprattutto ad Adamo, nonostante nei secoli la colpa sia stata attribuita soprattutto a Eva. La matriarca svolge quindi un ruolo di comparsa, indispensabile per caratterizzare meglio la colpa di Adamo.''" Chi l'ha detto? Il biblista Pinea? Non solo: anche la [[Bibbia di Gerusalemme]] in merito allo stesso brano Gen3,1-24 evidenzia invece che la Bibbia non giustifica affatto il comportamento di Eva ("''La donna, seduttrice per l'uomo, non è più l'associata e l'eguale a lui''"... si veda l'intera nota esplicativa 4 della voce "Eva")
 
*Uno dei più significativi (e nel contempo patetici) atteggiamenti autoreferenziali di Pinea lo si evince nel suo attacco personale nei confronti dello scrivente, in Discussione voce "Luca (evangelista)" ([[Discussione:Luca_(evangelista)#Vandalismo|qui]]). Le citazioni in voce evidenziano come gli stessi studiosi citati - la maggioranza, e anche cristiani - non consideri Luca l'autore del vangelo a lui attribuito, anche perché "''il risultato è una strana combinazione di una conoscenza generale dell'ebraismo con una conoscenza imprecisa dei dettagli, un'indicazione che l'autore difficilmente è cresciuto nel giudaismo o in Palestina''"(Cfr Brown). Tutte le parti hanno fonti autorevoli (spesso cristiane e anche generaliste). Però il biblista Pinea ci fa sapere (in contrasto con gli studiosi citati) che Gesù poteva fare qualunque percorso per andare a Gerusalemme: gli altri studiosi accademici non l'avevano ragionato da soli (Adriana Destro e Mauro Pesce, Il racconto e la scrittura. Introduzione alla lettura dei vangeli, 2014; Bibbia TOB, 1997). Stesso discorso per la valutazione data nientemeno che dalla [[Bibbia TOB]] (ribadita più volte anche da [[Raymond Brown]] e molti altri studiosi e che dimostra come Luca non fosse testimone oculare e neppure vivesse in quelle zone) sulla scarsa conoscenza geografica di Luca, e tra i tanti errori anche l'errato posizionamento di Nazaret; il biblista Pinea anche qui ci comunica (tramite "''oros''", "''ornis''", accurata visione geografico-storica e supercazzole varie) gli errori degli esegeti della [[Bibbia TOB]] (e di Brown e tutti gli altri citati. In realtà, Luca ha "''mancanza di familiarità con la geografia della Palestina e con diversi usi di questo paese" e, nei resoconti sulla vita di Gesù, "talvolta rivela una profonda indifferenza per la loro cronologia" "o per la loro collocazione topografica" e il "cammino verso Gerusalemme [...] il viaggio non obbedisce alla topografia''" [Cfr Bibbia TOB]).
 
Pinea dovrebbe capire che - nonostante i suoi atteggiamenti spesso supponenti e interventi arroganti che se ne infischiano delle fonti per propagandare la sua personalissima idea di teologo/biblista/vaticanista/ecc - il suo personale parere non correttamente fontato vale quanto il mio o di chiunque altro: come il due di picche. [[Utente:Enricowk|Enricowk]][[Utente:Enricowk| ""]] ([[Discussioni utente:Enricowk|msg]]) 10:08, 28 mar 2023 (CEST)
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