Augusto Rosso: differenze tra le versioni

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Piemontese, conseguì la laurea in Giurisprudenza presso l'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]] il 10 luglio [[1908]] ed entrò in carriera diplomatica a seguito di concorso nell'aprile del [[1910]]. Fu subito inviato all'estero: [[Washington]], [[Berlino]], Cristiania ([[Oslo]]), [[Atene]], di nuovo Washington, e poi [[Londra]], dove lo raggiunse, nel [[1927]], la promozione a Ministro plenipotenziario di 2ª classe. Rientrato al Ministero nel marzo del 1927, assunse le funzioni di capo ufficio Società delle Nazioni e di delegato aggiunto del Governo italiano presso il Consiglio della [[Società delle Nazioni]].
 
Fu, inoltre, membro della delegazione italiana alle riunioni del Comitato di arbitrato e sicurezza (Società delle Nazioni), nonchè membro del Comitato permanente per le questioni internazionali del lavoro, fino a ricoprire nel giugno del [[1930]] la carica di Direttore generale "Affari Società delle Nazioni". Nell'agosto del [[1932]] fu trasferito a Washington con credenziali di ambasciatore, titolo che gli venne a tutti gli effetti riconosciuto nel settembre dello stesso anno. Nel [[1936]] venne nominato [[Ambasciata d'Italia a Mosca|Ambasciatore d'Italia]] a [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Da questa sede, nel settembre 1939, comunicò a Roma i propositi di guerra della [[Germania nazista]] nel settembre 1939, come pure gli sviluppi dei rapporti tedesco-sovietici<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/augusto-rosso|titolo=Rósso, Augusto nell'Enciclopedia Treccani|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2023-03-28}}</ref>. Rientrato in Italia nel [[1940]] a seguito dello scoppio della [[Seconda guerra mondiale|II guerra mondiale]], il 1º agosto del [[1943]] èfu nominato [[Segretario generale del Ministero degli affari esteri|Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri]].
 
Gli avvenimenti dell'8 settembre [[1943]] lo sorprendonosorpresero al ministero mentre la Capitale èera occupata dai tedeschi. Per tale motivo, il 9 novembre successivo, a [[Brindisi]], il [[Capo del Governo]] [[Pietro Badoglio]] lo sostituì nella massima carica della diplomazia italiana con [[Renato Prunas]]. Con l'avvento della [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]], fu invitato a seguire [[Benito Mussolini|Mussolini]] a [[Salò]], ed a ricoprire la carica di [[Ministro degli esteri|Ministro degli Esteri]], ma rifiutò affermando la sua fedeltà al Re;. aA seguito di ciò, il successivo 27 novembre fu temporaneamente collocato a riposo. Riammesso in carriera al termine del conflitto, ricoprì altri prestigiosi incarichi prima di essere nuovamente collocato a riposo il 23 dicembre [[1952]], per raggiunti limiti di età. È scomparso il 20 dicembre [[1964]].
 
== Opere ==