Odobenus rosmarus: differenze tra le versioni

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Tassonomia ed evoluzione: Ho specificato l'inconsistenza della definizione di specie e sottospecie alla luce delle moderne conoscenze cladistiche e molecolari (per non parlare della totale insensatezza nel definire precise gerarchìe tassonomiche).
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== Tassonomia ed evoluzione ==
Il tricheco è un mammifero dell'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] dei [[Carnivora|Carnivori]]. È l'unicaunico speciegenere sopravvissutasopravvissuto della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli Odobenidi, una delle tre raggruppate nel [[sottordine]] dei [[Pinnipedia|Pinnipedi]], insieme a foche ([[Phocidae|Focidi]]) e otarie ([[Otariidae|Otaridi]]). Sebbene in passato gli studiosi abbiano discusso a lungo per stabilire se queste famiglie fossero [[Monofilia|monofiletiche]], cioè discendenti tutte da un unico antenato, o [[Parafilia (filogenesi)|difiletiche]], recenti prove genetiche hanno dimostrato che tutte e tre discendono da un antenato [[Caniformia|caniforme]] strettamente imparentato con gli [[Ursidae|orsi]] attuali<ref name=Lento1995>{{Cita pubblicazione|autore = Lento, G.M., Hickson, R.E., Chambers, G.K., Penny, D.|anno = 1995|titolo = Molecular Biology and Evolution|volume = 12|numero = 1|pp = 28–52}}</ref>. Sempre sulla base di analisi genetiche è stato visto che Odobenidi e Otaridi si separarono dai Focidi circa 20-26 milioni di anni fa, mentre Odobenidi e Otaridi si separarono tra loro 15-20 milioni di anni fa<ref name=Arnason06>{{Cita pubblicazione|autore = Arnason U|anno = 2006|titolo = Pinniped phylogeny and a new hypothesis for their origin and dispersal|rivista = Molecular Phylogenetics and Evolution|volume = 41|numero = 2|pp= 345–354|doi = 10.1016/j.ympev.2006.05.022|pmid= 16815048|autore2= Gullberg A|autore3= Janke A|cognome4= Kullberg|nome4= Morgan|cognome5= Lehman|nome5= Niles|cognome6= Petrov|nome6= Evgeny A.|cognome7= Väinölä|nome7= Risto}}</ref><ref name=Higdon07>{{Cita pubblicazione|titolo=Phylogeny and divergence of the pinnipeds (Carnivora: Mammalia) assessed using a multigene dataset|autore=Higdon, Jeff W; Bininda-Emonds, Olaf; Beck, Robin and Ferguson, Steven H|rivista=BMC Evol Biol. 2007|volume=7|p=216|doi=10.1186/1471-2148-7-216|pmc=2245807|pmid=17996107|anno=2007}}</ref>. In passato gli Odobenidi costituivano una famiglia molto numerosa e diffusa, che comprendeva almeno venti specie, suddivise nelle sottofamiglie degli Imagotarini, dei Dusignatini e degli Odobenini<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Kohno, N.|anno = 2006|titolo = A new Miocene Odobenid (Mammalia: Carnivora) from Hokkaido, Japan, and its implications for odobenid phylogeny|rivista = Journal of Vertebrate Paleontology|volume = 26|numero = 2|p=411|doi = 10.1671/0272-4634(2006)26[411:ANMOMC]2.0.CO;2|issn = 0272-4634}}</ref>. Caratteristica propria a tutti questi animali era lo sviluppo di un meccanismo di nutrizione basato sulla suzione; le zanne, invece, sviluppatesi successivamente, erano attributo solo degli Odobenini, dei quali il tricheco attuale è l'unicaunico speciegenere rimastarimasto (si parla, in tal caso, di popolazıone [[specie relitta|relitta]]).
 
Generalmente gli studiosi riconoscono due sottospecie: il tricheco dell'Atlantico, ''O. r. rosmarus'' {{zoo|Linnaeus|1758}}, e il tricheco del Pacifico, {{zoo|Illiger|1815}}. Le differenze genetiche tra le due sottospecie indicano un flusso genico molto scarso, ma una separazione relativamente recente, avvenuta tra i {{formatnum:500000}} e i {{formatnum:785000}} anni fa<ref name=Hoelzel2002>{{Cita libro|curatore = Hoelzel, A. R. (Ed.)|anno = 2002|titolo = Marine mammal biology: an evolutionary approach|città = Oxford|editore = Blackwell Publishing |ISBN = 0-632-05232-5}}</ref>. Questi dati coincidono con l'ipotesi, basata solamente sui ritrovamenti fossili, che il tricheco si sia evoluto da un antenato tropicale o subtropicale che rimase isolato nell'oceano Atlantico e che pian piano si adattò al rigido clima dell'Artico<ref name=Hoelzel2002/>. Da questa zona, si ritiene che abbia ricolonizzato il Pacifico settentrionale durante i periodi glaciali del [[Pleistocene]], attraverso il Canale Centroamericano<ref name="Arnason06"/>. Alcuni studiosi, tra i quali i biologi russi e lo staff di ''Mammal Species of the World''<ref name=MSW3/>, ritengono che una popolazione isolata del [[mare di Laptev]] costituisca una terza sottospecie, ''O. r. laptevi'' {{zoo|Chapskii|1940}}, trattata dai conservazionisti russi proprio come tale<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Chapskii, K.K. |anno=1940|titolo = Distribution of the walrus in the Laptev and East Siberian seas|rivista = Problemy Severa|volume = 6|pp = 80–94}}</ref>. Gli studiosi che non considerano questa popolazione come una sottospecie, tuttavia, non sanno se classificarla tra i trichechi dell'Atlantico o tra quelli del Pacifico<ref name="Fay85"/><ref>{{Cita libro|autore = Born, E. W., Gjertz, I., and Reeves, R. R.|anno = 1995|titolo = Population assessment of Atlantic Walrus (Odobenus rosmarus rosmarus L.)|editore = Meddelelser. Norsk Polarinstitut|città = Oslo, Norway|pp=100}}</ref>.
Bisogna altresì considerare che la definizione di sottospecie, e addirittura di specie, è sempre arbitraria, volte più volte meno.
La maggiore oggettività la si ha nel considerare semplicemente la più ampia metapopolazione, il genere, suddiviso in una serie di subpopolazioni più o meno interfeconde tra di esse.
 
[[File:Walrus2.jpg|thumb|Giovani maschi di tricheco del Pacifico a Capo Pierce, in [[Alaska]]. Da notare la curvatura e l'orientamento delle zanne e le zone di pelle callosa tipiche dei maschi.]]