Linea Curzon: differenze tra le versioni

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La Linea Curzon seguiva pressappoco il confine che era stato stabilito tra la [[Prussia]] e la [[Russia]] nel [[1797]], dopo la terza [[Spartizioni della Polonia|spartizione della Polonia]], confine che fu l'ultimo riconosciuto dal [[Regno Unito]]. La linea che separava le zone di occupazione tedesca e sovietica dopo la [[Campagna di Polonia|sconfitta della Polonia]] nel [[1939]] seguiva all'incirca la linea Curzon, ma includeva nel territorio dell'[[Unione Sovietica]] la città di [[Białystok]] e la [[Galizia (Europa centrale)|Galizia]] orientale. La linea fu utilizzata nel [[1945]] come base per il confine permanente tra la [[Polonia]] e l'[[Unione Sovietica]].
 
Per gran parte della sua lunghezza la linea Curzon separava le regioni dell'ovest, a maggioranza polacca, dalle regioni dell'est, a maggioranza non polacca, secondo la frontiera etnica definita dalla commissione della [[Conferenza di pace di Parigi (1919)|Conferenzaconferenza di pace di Parigi]].<ref>{{en}} Aviel Roshwald, ''Ethnic Nationalism and the Fall of Empires: Central Europe, the Middle East and Russia, 1914-1923'', Routledge, 2002, p. 162</ref><ref>{{en}} Vitali Silitski, Jan Zaprudnik, ''The A to Z of Belarus'', Scarecrow Press, 2010, p. 98</ref>
Comunque, la linea Curzon poneva entro i confini polacchi una porzione di territorio etnicamente ucraino: Posiannia,<ref>{{cita web|url=http://www.encyclopediaofukraine.com/display.asp?linkpath=pages\S\I\Sianregion.htm|titolo=Sian region|sito=Internet Encyclopedia of Ukraine|accesso=21 dicembre 2015}}</ref> [[Podlachia]] e parti delle regioni di [[Chełm]] e [[Lemko]].<ref name="Historical Dictionary of Ukraine">{{en}} Ivan Katchanovski, Zenon E. Kohut, Bohdan Y. Nebesio, Myroslav Yurkevich, ''Historical Dictionary of Ukraine'', Scarecrow Press, 2013, pp. 120, 121</ref>