William Joyce: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Nonostante fosse nato negli [[Stati Uniti d'America]], passò buona parte della sua giovinezza in [[Irlanda]], dove il padre, cattolico ma leale all'[[Impero britannico]], si schierò dalla parte dei britannici e per questo venne considerato dai [[nazionalismo|nazionalisti]] del [[Sinn Féin]] un traditore. Joyce studiò in un collegio [[gesuiti|gesuita]] dì [[Galway]], ma ben presto si trasferì a [[Londra]], dove la sua famiglia era emigrata a seguito della nascita dello [[Stato libero irlandesed'Irlanda]].
 
Nella capitale britannica Joyce fu attratto dai movimenti [[fascismo|fascisti]] e partecipò a numerosi scontri di piazza contro i militanti [[laburismo|laburisti]] e di [[estrema sinistra]]: in uno di questi, avvenuto nel [[1924]], fu sfregiato da un colpo di rasoio che gli attraversò la [[guancia]] da un [[orecchio]] alle [[labbra]]. Per qualche mese militò all'interno del [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore Britannico]], che tuttavia abbandonò presto a causa del suo moderatismo.
 
===L'adesione al fascismo ===
Nel [[1932]] Joyce si iscrisse al [[British Union of Fascists]], il movimento politico presieduto da sir [[Oswald Mosley]], di cui fu il principale propagandista fino a divenire il più stretto collaboratore del leader. Nel frattempo però Joyce non guardò più all'[[Italia fascista]] come Stato ideale ma al nuovo [[Terzo Reich]], rendendo ancora più aggressivi la sua ideologia ed il suo stile retorico: quando saliva sul palco per fare un comizio, egli era impetuoso ed a volte addirittura violento (non si contano le volte in cui fece a pugni con i suoi oppositori).