Carlo Palermo: differenze tra le versioni
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==Biografia==
===L'inchiesta di Trento su droga e armi===
Nominato [[sostituto procuratore]] di [[Trento]] nel [[1975]], diventò noto al grande pubblico quando aprì un'indagine su un ampio traffico di armi e droga, che venne avviata nel [[1980]] in seguito al sequestro di 110 kg di [[morfina]] base a [[Trento]] presso l'albergo gestito da Karl Kofler (morto poco tempo dopo in carcere) e a [[Bolzano]] nella villa di Herbert Oberhofer (in passato legato al [[Befreiungsausschuss Südtirol|terrorismo sudtirolese]]<ref>{{Cita web|url=http://mafie.blogautore.repubblica.it/2019/07/25/passaggio-a-nord-est-la-via-della-droga/|titolo=Passaggio a Nordest, la via della droga|autore=Attilio Bolzoni|sito=Mafie|lingua=it|accesso=2021-04-08}}</ref>) i quali l'avevano acquistata dai trafficanti [[Turchia|turchi]] (i fratelli Cil e Abuzer Ugurlu) e la rivendevano alle [[Cosa nostra|cosche siciliane]] operanti nel [[Nord Italia]] e facenti capo a [[Gerlando Alberti]] e ai [[Grado (famiglia)|fratelli Grado]], i quali gestivano i laboratori clandestini a [[Palermo]] per la raffinazione dell'[[eroina]] destinata poi alla piazza di [[Milano]]<ref name=":1">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/04/03/si-stata-la-mafia.html|titolo='SI' , È STATA LA MAFIA' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-04-07}}</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/05/19/armi-droga-tre-ordini-di-cattura-per.html|titolo=ARMI E DROGA TRE ORDINI DI CATTURA PER 110 CHILI DI MORFINA - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-04-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/04/traffico-armi-droga-per-24-imputati.html|titolo=TRAFFICO ARMI - DROGA PER 24 IMPUTATI 281 ANNI DI CARCERE - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-04-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/05/25/il-pm-di-venezia-conferma-le-accuse.html|titolo=IL PM DI VENEZIA CONFERMA LE ACCUSE DEL GIUDICE PALERMO - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-04-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/11/12/affaire-degli-appalti.html|titolo=L' AFFAIRE DEGLI APPALTI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-04-07}}</ref>; gli accertamenti evidenziarono il ruolo principale avuto dal trafficante [[siria]]no Henry Arsan (residente a [[Milano]]), il quale riusciva a barattare carichi di armi in [[Medio Oriente]] con partite di [[droga]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/09/11/nomi-dei-trafficanti-in-un-rapporto.html I NOMI DEI TRAFFICANTI IN UN RAPPORTO DEL 1984 - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, e coinvolsero anche ufficiali dei [[servizi segreti]] affiliati alla [[loggia P2]] (il generale [[Giuseppe Santovito]] e il colonnello [[Massimo Pugliese (militare)|Massimo Pugliese]]), il ''boss'' [[Turchia|turco]] Bekir Celenk (implicato anche nell'inchiesta romana sull'[[attentato a Giovanni Paolo II]]), l'industriale Renato Gamba (titolare di una fabbrica di armi nel [[Provincia di Brescia|bresciano]])<ref name=":0" /> e l'attore [[Rossano Brazzi]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/11/06/un-traffico-armi-colossale.html?ref=search UN TRAFFICO D'ARMI COLOSSALE - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, i quali erano accusati di aver partecipato a trattative per la vendita di armi da guerra all'estero, soprattutto nei Paesi del [[Terzo mondo|Terzo Mondo]]<ref>{{Cita news|url=http://legislature.camera.it/_dati/leg11/lavori/stampati/pdf/36837.pdf|titolo=Relazione della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei Deputati XI LEGISLATURA}}</ref>.
Tuttavia l'allora presidente del Consiglio [[Bettino Craxi]] presentò un esposto al [[Consiglio Superiore della Magistratura]] contro il giudice Palermo perché si era sentito indebitamente chiamato in causa dopo che il magistrato aveva scritto il suo nome su alcuni decreti di perquisizione intestati al finanziere [[Partito Socialista Italiano|socialista]] Ferdinando Mach di Palmstein<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/05/26/armi-esce-di-scena-mach-di-palmstein.html?ref=search ARMI, ESCE DI SCENA MACH DI PALMSTEIN - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>: per queste ragioni il [[Consiglio Superiore della Magistratura|Csm]] avviò un'inchiesta disciplinare nei confronti di Palermo e gli fu tolta l'indagine, che venne trasferita alla Procura di [[Venezia]] dove venne divisa in due tronconi (uno riguardante le imputazioni connesse al traffico di droga e l'altro quelle relative al commercio di armi)<ref name=":1" /><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/17/armi-droga-37-incriminati-la-sentenza-va.html ARMI E DROGA, 37 INCRIMINATI LA SENTENZA VA ALL'INQUIRENTE - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Il magistrato decise allora nel [[1985]] di farsi trasferire alla procura di [[Trapani]], dove le sue indagini si erano incrociate con quelle del collega [[Giangiacomo Ciaccio Montalto]] ucciso nel [[1983]]: infatti il giudice Palermo si era incontrato a [[Trento]] con Ciaccio Montalto tre settimane prima che fosse ucciso per scambiarsi informazioni riservate sul filone dell'inchiesta che riguardava il [[traffico di stupefacenti]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/09/08/uccisero-il-giudice-che-sapeva.html UCCISERO IL GIUDICE CHE SAPEVA - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
===Il fallito attentato a Pizzolungo===
{{vedi anche|Strage di Pizzolungo}}
Nella città siciliana, dopo soli 50 giorni dal suo arrivo, la [[mafia]] reagì e tentò di ucciderlo con un'autobomba a [[Pizzolungo]], una frazione del trapanese: il magistrato restò ferito, poiché al momento dell'esplosione la sua auto stava superando una vettura su cui si trovavano [[Strage di Pizzolungo|Barbara Rizzo]] e i suoi due piccoli gemelli Salvatore e Giuseppe Asta, che morirono dilaniati, investiti in pieno dall'esplosione. Le indagini successive chiarirono che l'attentato dinamitardo, volto a uccidere il magistrato, aveva finalità preventive e dimostrative, perché il procuratore Palermo aveva intenzione di continuare le indagini sul [[traffico di droga]] e sarebbe potuto arrivare ad una raffineria di [[eroina]] nei pressi di [[Alcamo]], che venne scoperta dalla [[polizia]] ventidue giorni dopo l'attentato<ref>[http://www.antimafiaduemila.com/200805216548/articoli-arretrati/era-toto-riina-a-volere-la-morte-del-giudice-carlo-palermo.html Era Toto' Riina a volere la morte del giudice Carlo Palermo - Antimafiaduemila.com<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130725055008/http://www.antimafiaduemila.com/200805216548/articoli-arretrati/era-toto-riina-a-volere-la-morte-del-giudice-carlo-palermo.html |data=25 luglio 2013 }}</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/07/16/killer-dell-auto-al-tritolo.html I KILLER DELL'AUTO AL TRITOLO - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
===La carriera politica e l'avvocatura===
Pochi mesi dopo l'attentato, Carlo Palermo si trasferì per qualche tempo a Roma al ministero, poi lasciò la magistratura e intraprese l'avvocatura, oltre a impegnarsi in politica.
Per [[La Rete (partito politico)|La Rete]] è stato dall'aprile 1992 [[deputato]] alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera]] nel collegio Trento-Bolzano, fino a quando, nel novembre 1993 fu dichiarato incompatibile in quanto eletto consigliere provinciale a Trento<ref>[http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=XI%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg11/framedeputato.asp?Deputato=1d34020 La Camera dei Deputati<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e sostituito da [[Paolo Prodi]]: nella sua esperienza parlamentare, si mise in evidenza opponendosi all'alta velocità ferroviaria in [[Alto Adige]] e appoggiando l'autorizzazione a procedere nei confronti di Craxi<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/22/Carlo_Palermo_avevo_visto_giusto_co_0_96092213448.shtml ''Carlo Palermo: io avevo visto giusto e vi spiego perché''], ''[[Corriere della Sera]]'', 22 settembre 1996</ref>. Dal 1993 al 1998 è stato [[Consiglio della Provincia autonoma di Trento|consigliere provinciale]] (e quindi anche [[Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige|regionale]]) a Trento.<ref>{{cita web
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