|Sesso = M
|LuogoNascita = Oria
|GiornoMeseNascita = 12 luglio
|AnnoNascita = 1858
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 18 gennaio
|AnnoMorte = 1932
|Epoca = 1800
|Attività3 = storico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = Laureatosi in giurisprudenza presso l'Università di Napoli il 10 agosto 1881, Consolenel 1882 è nominato applicato volontario nella carriera consolare in seguito ad esame di concorso. Nel corso della sua carriera ha rivestito numerosi ruoli consolari, tra i quali quello di console generale a Shanghai. ConsoleE' stato console italiano a [[Erzurum]] durante i [[massacri hamidiani]], enonché autore di diversi libri. Il 17 giugno 1894 sposa Gemma Cattalinich, con cui ebbe un figlio, Adriano Camillo, nato il 13 aprile 1895 e anch'egli divenuto diplomatico
}}
== Biografia ==
Attilio Monaco fu una figura poliedrica: diplomatico di carriera con incarichi consolari svolti in quattrocinque continenti diversi, era inoltre un [[bibliofilo]] e collezionista di incunaboli e di edizioni cinquecentine, nonché [[orientalista]] e storico, combinando analisi politiche, economiche, sociali, e commercialisociali sui diversi luoghi visitati.<ref name="sciarretta">{{cita web|url=http://www.padus-araxes.com/web/rassegna/RAI-def/RAI-ISSN/RAI-2012.pdf|titolo=Attilio Monaco (1858-1932). Un console italiano a Erzerum durante i massacri hamidiani|autore=Massimo Sciarretta|formato=pdf|pagine=11-21|pubblicazione=Rassegna Armenisti Italiani|anno=2012|numero=XIII|editore=Padus-Araxes|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140905235751/http://www.padus-araxes.com/web/rassegna/RAI-def/RAI-ISSN/RAI-2012.pdf|dataarchivio=5 settembre 2014}}</ref>
TraIl isuo suoiprimo incarico consolare fu a [[Tunisi]], cui viene destinato il 7 aprile 1882. A ciò seguirono altri incarichi negli Stati Uniti, in Nord Africa ed in Europa.<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=Attilio Monaco in Fabio Grassi, La formazione della diplomazia nazionale (1861-1915). Repertorio bio-bibliografico dei funzionari del Ministero degli Affari Esteri, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1997, pagg. 510 - 511.}}</ref> Il 27 dicembre 1894 fu nominato console italiano a [[Erzurum]], in [[Anatolia]] orientale, il 27 dicembre 1894, all'epoca del cosiddetto "biennio rosso" dei [[massacri hamidiani]] subiti dagli [[armeni]]. Fu infatti inviato presso l'[[Impero ottomano]] per un anno e mezzo, per svolgere un'inchiesta parallela a quella della commissione turco-europea concordata dal sultano [[Abdul Hamid II]] e dalle altre potenze sulle cause delle stragi di armeni.<ref name="sciarretta"/>
I suoi rapporti, che riportavano testimonianze degli armeni, di soldati turchi, e dei curdi, chiarirono l'inutilità del lavoro della commissione turco-europea, non ispirata in realtà ad accertare la verità sulle stragi, ma piuttosto, essendo condizionata dalle tattiche diplomatiche, a favorire l'oblio delle potenze riguardo alla [[questione armena]]; le sue relazioni non incontrarono il favore del Ministro degli Esteri [[Alberto Blanc]], che nel febbraio 1896 invitò Monaco ad apportarvi le dovute correzioni, prima di poterle presentare al parlamento italiano.<ref name="sciarretta"/>
Il 20 giugno 1912 è collocato a riposo dopo incarichi consolari a [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]], [[Seul|Seoul]] e [[Shanghai]]. Il 20 settembre 1912 gli è conferito il titolo onorario di inviato straordinario e ministro plenipotenziario.<ref name=":0" />
== Opere ==
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