Discussione:Titulus crucis: differenze tra le versioni

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:: Caro Enrico, è inutile che tu spenda metà del tuo intervento a combattere contro un mulino a vento che ti sei inventato tu. Se ti scrivo "le somiglianze sono altre" vuol dire che sto affermando che ci sono somiglianze molto più significative di quella cui dai un peso abnorme e infatti per dimostrare una tesi che io non avevo mai contestato hai dovuto parlarmi del diluvio ecc ecc. In pratica hai confermato le mie parole.
 
Quanto alla traduzione dell'incipit della Genesi ti avevo scritto che le versioni sono almeno tre e che quasi tutte le bibbie scelgono quella solita (sono affermazioni entrambe facili da verificare da chiunque consultando testi autorevoli). Visto che anziché verificare preferisci accusarmi di esprimere opinioni personali ti cito per esteso una fonte autorevole. Premetto che per ogni libro della Bibbia esistono numerosi commentari ognuno fra le 150 e le 700 pagine in media. Per esempio il commentario di [[Gianfranco Ravasi]] sul [[Cantico dei Cantici]] è lungo 885 pagine (mentre il [[Nuovo Grande Commentario Biblico]] se la cava con 5). Ebbene ho preso il commentario della Genesi di Emanuele Testa pubblicato dalle Paoline (426 pagine). E' un testo molto apprezzato perché nel 2005 era giunto già alla decima edizione. Nella nota di pagina 64 si afferma: "Lungo la storia dell'esegesi si sono avute tre traduzioni differenti; la prima ha considerato il v.1 come protasi, il v. 2 come parentesi, il v. 3 come apodosi: «Quando Dio incominciò a creare (ora la terra era ...), Dio disse ...». La seconda traduzione ha considerato il v.1 come protasi e il v. 2 come apodosi: «Quando Dio incominciò a creare il cielo e la terra, la terra era...». La terza traduzione, seguita da tutte le versioni antiche e dalla maggior parte degli esegeti, considera il v.1 in senso assoluto e come frase staccata da quanto segue." Come vedi, le fonti autorevoli confermano che il "quando" è inserito solo da un'esigua minoranza. Un'importante differenza fra l'italiano e l'ebraico è che gli italiani amano i periodi complessi con frasi subordinate, mentre l'ebraico preferisce frasi staccate. Quando il senso complessivo del periodo è sufficientemente chiaro i traduttori preferiscono creare delle subordinate aggiungendo congiunzioni secondo opportunità: "perché", "quando", ecc. In questo caso, nessuna bibbia di mia conoscenza ritiene necessario o opportuno aggiungere il "quando", il cui utilizzo è talvolta proposto in articoli specialistici per argomentare una particolare interpretazione di tutto il versetto. Perché mi hai coperto d'insulti e di accuse di essere un presuntuoso che si inventa teorie personali? Non era più semplice verificare anziché coprirsi di ridicolo?
 
Non c'è nulla di male, poi, nelle note delle bibbie generaliste né nel "bignamiBignami dei commentari", tranne che avendo poco spazio a disposizione non possono spiegare tutto. Per esempio il lettore di Wikipedia vorrebbe sapere esattamente in cosa consiste la somiglianza fra due racconti completamente diversi. In [[Enuma elish]], infatti il lettore di WP legge che Marduk fa una lotta per uccidere il mostro [[Tiamat]] e poi taglia il suo corpo in due "come un pesce essiccato" e utilizza una metà per il cielo e l'altra metà per la terra e il mondo sotterraneo. Nella Genesi invece Dio crea con la parola e gli studiosi, non Pinea e non Ehrman, vi trovano una somiglianza esclusivamente con testi egizi. Se vuoi mettere in evidenza i legami con il mondo mesopotamico, fallo; ma non utilizzare come prova (e unica prova) di somiglianza una traduzione possibile, che nessuno o quasi nessuno utilizza, spacciandola per traduzione letterale, che dimostra la derivazione letteraria da un testo accadico che comincia con la parola "enu" = "quando". --[[Utente:Pinea|Pinea]] ([[Discussioni utente:Pinea|msg]]) 22:19, 6 apr 2023 (CEST)
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