Modulatore elettro-ottico: differenze tra le versioni
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Nelle [[Comunicazioni in fibra ottica|comunicazioni ottiche]]
Il modulatore trasforma così l'informazione ad alto bit-rate dal dominio elettrico a quello ottico.
Costituisce un elemento di base in una rete in [[fibra ottica]], dove è posto sempre in cascata ad una sorgente (un [[laser]]) e serve per modularne la potenza ottica inserendovi l'[[informazione]] da [[trasmissione (telecomunicazioni)|trasmettere]]. Si distingue dal [[modulatore ad elettroassorbimento]] per la diversa tecnologia di base, che penalizza il modulatore elettro-ottico dal punto di vista della compattezza, ma fornisce ad esso una maggiore robustezza alla [[dispersione cromatica]] e prestazioni migliori ai [[bitrate]] più alti.
IBM ha annunciato il 12 maggio 2015
Intel da Marzo 2014 ha lanciato in commercio i cavi MXC in fibra ottica da connettere alla porta [[Peripheral Component Interconnect|PCI Express]] con velocità massima fino a 800 Gigabit/secondo simmetrica in ''down'' e ''upload'', composti da 4 file di 16 fibre ottiche (800 Gbps ciascuna) e disponibili nelle versioni da 8, 16, 32 e 64 fibre complessive.
Ugualmente, Hewlett-Packard Labs hanno in progetto entro il 2017 in versione beta, ed entro il 2019 in versione commerciale, una ''The Machine'' basata su [[ReRAM]] ([[memristore]] in commercio dal 2015 col partner coreano Hynix Semiconductor) e su un nuovo chip fotonico.
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