Campodarsego: differenze tra le versioni
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== Origini del nome ==
L'origine del nome Campodarsego ha radici antiche e incerte. Vi sono diverse teorie al riguardo, tra cui:
* Deriva dal [[Lingua latina|latino]] "campus arseus", che significa "campo arso". Questa teoria si basa sull'ipotesi che la zona fosse stata colpita da un incendio in epoca romana e che successivamente fosse stata utilizzata come pascolo per i bovini.
* Deriva dal [[Lingua latina|latino]] "campus daraxus", che significa "campo di gelsi". Questa teoria si basa sull'ipotesi che la zona fosse ricca di alberi di gelso, utilizzati per la produzione di seta.
* Deriva dal [[Lingua latina|latino]] "campus darius", che significa "campo di Dario". Questa teoria si basa sull'ipotesi che la zona fosse stata donata a un certo Dario da un signore locale in epoca medievale.
* Deriva dal termine "campon" che in [[Lingua veneta|dialetto veneto]] significa "campo grande". Questa teoria si basa sull'ipotesi che il nome Campodarsego derivi dalla presenza di un grande campo nella zona.
== Storia ==
===Il Graticolato romano===
Il territorio era però abitato già da molti secoli. Il punto di partenza della storia di Campodarsego non può essere che il [[graticolato romano]]. Nel periodo paleoveneto la zona dell'Alto Padovano si presentava ricca di vegetazione, godeva di un clima mite e beneficiava della pendenza del terreno che permetteva il deflusso delle acque piovane.
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===Medioevo===
Verso
In questo contesto, Sant'Andrea e il suo castello divennero proprietà di [[Speronella Dalesmanni]], una delle donne più singolari del [[Medioevo]]. Speronella era una donna molto avvenente e ricca, che non esitava a utilizzare qualsiasi mezzo, anche i più aberranti, per accrescere il proprio patrimonio.
Speronella era molto avvenente e ricca e non disdegnava di ricorrere a qualsiasi mezzo, anche i più aberranti, per accrescere le proprie ricchezze. Alla sua morte, ereditò tutte le sue proprietà il figlio [[Jacopo da Sant'Andrea]], il quale dilapidò tutto il patrimonio in brevissimo tempo. Tale fatto deve aver avuto un'eco grandissima nell'Italia dei Comuni, tanto che persino [[Dante Alighieri]] lo cita nella [[Divina Commedia]], all'Inferno tra gli scialacquatori:▼
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Negli anni successivi, il territorio di Campodarsego venne annesso al feudo dei [[Camposampiero (famiglia)|da Camposampiero]], una delle famiglie nobili più potenti della zona. Nel [[1405]], con la caduta della Signoria dei [[da Carrara]], la zona di Campodarsego divenne parte della [[Repubblica di Venezia|Serenissima Repubblica di Venezia]], che governò la regione fino alla fine del [[XVIII secolo]].
Durante il periodo veneziano, la zona di Campodarsego conobbe un notevole [[sviluppo economico]] e culturale, grazie alla presenza di importanti infrastrutture, come la strada che collegava [[Padova]] a [[Vicenza]], e alla promozione di [[Agricoltura|attività agricole]] e commerciali. Oggi, Campodarsego rappresenta un importante [[Area urbana|centro urbano]] della [[Veneto|regione del Veneto]], che conserva gelosamente la sua storia e il suo patrimonio culturale.
===Dalla Serenissima al Regno d'Italia===
Sotto
Tra queste opere, va ricordata l'importante opera di bonifica del [[XVII secolo]], che permise di aumentare le coltivazioni di [[Zea mays|mais]], vite e [[Morus (botanica)|gelso]] nella zona di Campodarsego. In questo periodo, l'agricoltura e la produzione di seta erano le principali attività economiche della zona, grazie alla presenza di terreni fertili e alla vicinanza al [[Brenta|fiume Brenta]], che rappresentava una importante via di trasporto.
Con la [[Trattato di Campoformio|caduta della Repubblica Serenissima]] nel 1797, la zona passò sotto il controllo della [[Prima Repubblica francese|Francia]] di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone Bonaparte,]] che portò avanti importanti riforme amministrative e giuridiche. Successivamente, nel [[1815]], la zona passò sotto il controllo dell'[[Impero austriaco|Impero d'Austria]], che portò avanti una politica di restrizioni economiche e di limitazione della libertà culturale.
Nel corso del [[XIX secolo]], la zona di Campodarsego fu coinvolta nelle lotte risorgimentali per l'[[Risorgimento|unificazione dell'Italia]]. Nel [[1866]], dopo la [[Terza guerra d'indipendenza italiana|Terza Guerra d'Indipendenza]], il [[Veneto]] venne annesso al [[Regno d'Italia]], ponendo fine al dominio austriaco sulla regione.
Da quel momento in poi, la zona di Campodarsego conobbe un periodo di sviluppo e [[modernizzazione]], grazie alla costruzione di nuove infrastrutture e alla promozione di attività economiche e culturali. Oggi, Campodarsego è una città moderna e vivace, che conserva gelosamente il suo patrimonio storico e culturale, rappresentando un importante [[Area urbana|centro urbano]] della [[Veneto|regione del Veneto]].
=== Simboli ===
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==Geografia antropica==
===Frazioni===
Il comune di Campodarsego, situato nella [[provincia di Padova]], è composto non solo dal centro abitato principale, ma anche
[[Bronzola]] è una frazione situata a nord del comune, vicino alla strada provinciale che collega Campodarsego a [[Padova]]. La frazione è caratterizzata da una natura rigogliosa e da una serie di antichi edifici storici, tra cui la chiesa di San Giorgio.
[[Fiumicello (Campodarsego)|Fiumicello]] è una frazione situata a sud-est del comune, vicino al [[Brenta|fiume Brenta]]. La frazione è caratterizzata dalla presenza di alcune attività commerciali e di una serie di edifici storici, tra cui la chiesa di Sant'Antonio Abate.
[[Reschigliano]] è una frazione situata a sud-ovest del comune, vicino alla strada provinciale che collega Campodarsego a Padova. La frazione è caratterizzata dalla presenza di alcune attività commerciali e di una serie di edifici storici, tra cui la chiesa di San Giovanni Battista.
[[Sant'Andrea (campodarsego)|Sant'Andrea]] è una frazione situata a nord-ovest del comune, vicino alla strada provinciale che collega Campodarsego a [[Camposampiero]]. La frazione è caratterizzata dalla presenza di un antico castello, che nel corso dei secoli ha subito diverse trasformazioni architettoniche.
[[Bosco del Vescovo]] è una località situata a nord del comune, caratterizzata dalla presenza di una fitta vegetazione e da una serie di sentieri che la attraversano. La località è molto frequentata dagli amanti del [[Escursionismo|trekking]] e delle escursioni nella natura.
[[Campanigalli]], meglio conosciuta come Panigale, è una località situata a sud del comune, caratterizzata dalla presenza di alcune attività commerciali e di un'antica chiesa, la chiesa di San Rocco.
==Economia==
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