Endimione: differenze tra le versioni
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Si dice anche che Endimione avesse avuto da [[Ifianassa (moglie di Endimione)|Ifianassa]], una [[Naiadi|naiade]], un figlio di nome [[Etolo (figlio di Endimione)|Etolo]] il quale uccise il figlio di [[Foroneo]], [[Api (figlio di Foroneo)|Apis]], trovandosi in tal modo obbligato a fuggire fino al paese ove risiedevano i [[Cureti]] - tra l'[[Acheloo]] e il [[golfo di Corinto]] - e qui uccise i suoi ospiti [[Doro (mitologia greca)|Doro]], [[Laodoco]] e [[Polipete]], i figli di [[Apollo]] e [[Pizia]], dando infine al paese il nome di [[Etolia]]<ref>Pseudo-Apollodoro, ''Biblioteca'' i. 7. § 6, [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Apollod.+1.7.5&fromdoc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0022 1.7.5–6].</ref>.
[[File:Endimione_dormiente,_frammento_di_un_gruppo_con_selene,_copia_romana_da_originale_greco_del_II_sec._ac..JPG|thumb|''Endimione dormiente'', frammento di un gruppo con Selene, copia romana da originale greco del II sec.]]
[[Sesto Properzio|Properzio]] (''[[Elegie (Properzio)|Elegie]]'' Libro 2, el. 15), [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] nelle sue ''[[Tusculanae disputationes]]'' (Libro 1) e [[Teocrito]] discutono ampiamente il mito di Endimione, ma ribadiscono le opinioni già esistenti senza aggiungervi nulla di veramente nuovo. Le circostanze della sua vita e morte sono state poi ampliate e rimaneggiate nel corso dell'[[era moderna]] da autori come [[Henry Wadsworth Longfellow]] e [[John Keats]], quest'ultimo nel suo poema narrativo del 1818 intitolato per l'appunto ''Endymion''.
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