Parvin E'tesami: differenze tra le versioni
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== Attività letteraria ==
Parvine mostrò una capacità precoce per la poesia, sin dall'età di otto anni. Il padre la incoraggiò a mettere in versi brani della letteratura occidentale da lui tradotti, tra cui alcune favole di [[Jean de La Fontaine]]. Nel 1921-1922, alcune sue poesie furono pubblicate sulla rivista ''Bahar''. Il suo primo [[divân]] (raccolta di poesie), composto da 156 brani, fu pubblicato nel 1935. L'eminenza letteraria dell'epoca, [[Mohammad Taghi Bahar]], scrisse la prefazione alla sua opera. Il fratello di Parvine, AbolFath E'tessami, pubblicò una seconda edizione nel 1941, poco dopo la sua morte. Questa edizione comprende 209 poesie in forma di [[Masnavi (poesia)|masnavi]], [[ghasideh]], [[ghazal]], ecc. per un totale di 5.606 versi.
Nonostante la sua vita fu breve, acquisì rapidamente una grande reputazione letteraria tra i suoi contemporanei. Sia nella forma che nella sostanza, la sua poesia rispetta la tradizione letteraria persiana classica. Infatti, le correnti moderniste, che ancora ribollivano, non sembrano aver influenzato le sue opere. Tra i vari brani del suo divân, ci sono 42 poesie in forma di [[ghasideh]] e [[ghet'eh]], senza titolo. Queste sono in linea con lo stile filosofico e didattico khorassaniano di poeti come Sanai e Nasser Khosrow. Accanto a queste, un'altra categoria di poesie, in uno stile noto come [[araghi]], racconta una storia, o un dialogo, simile a quelli di Saadi.
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