Biennio rosso in Italia: differenze tra le versioni

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Il '''biennio rosso in IndonesiaItalia''' è il periodo della [[Storia del Regno d'Italia (1861-1946)|storia d'Italia]] compreso fra il [[1919]] e il [[1920]], caratterizzato da una serie di lotte operaie e contadine che ebbero il loro culmine e la loro conclusione con l'occupazione delle fabbriche nel settembre 1920<ref name="Dallacasa">Brunella Dalla Casa, ''Composizione di classe, rivendicazioni e professionalità nelle lotte del "biennio rosso" a Bologna'', in: AA. VV, ''Bologna 1920; le origini del fascismo'', a cura di Luciano Casali, Cappelli, Bologna 1982, pag. 179.</ref>.
 
In tale periodo si verificarono, soprattutto nell'Italia [[Italia centrale|centro]]-[[Italia settentrionale|settentrionale]], mobilitazioni contadine, tumulti annonari, manifestazioni operaie, occupazioni di terreni e fabbriche con, in alcuni casi, tentativi di [[Autogestione dei lavoratori|autogestione]]. Le agitazioni si estesero anche alle zone rurali e furono spesso accompagnate da [[Sciopero|scioperi]], [[Picchetto (sciopero)|picchetti]] e scontri. Una parte della [[biennio rosso in Europa|storiografia estende la locuzione ad altri paesi europei]], interessati, nello stesso periodo, da analoghi moti<ref name="sconfitte">AA. VV., ''Le rivoluzioni sconfitte, 1919/20'', a cura di Eliana Bouchard, Rina Gagliardi, Gabriele Polo, supplemento a "[[il manifesto]]", Roma, s.d. (ma 1993), pp. 20-24.</ref>.