Michele Natale: differenze tra le versioni

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Aderì alla [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana del 1799]], e divenne sindaco della municipalità di Vico Equense. Dopo la caduta della repubblica napoletana, nel corso della sanguinosa repressione antirepubblicana voluta da re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]], fu arrestato e imprigionato nel carcere della [[Vicaria]]. Dopo essere stato [[Dimissione dallo stato clericale|dimesso dallo stato clericale]] il 19 agosto, fu [[condanna a morte|condannato a morte]] mediante [[impiccagione]], il giorno seguente sulla [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del Mercato]] di [[Napoli]].
 
[[Massoneria|Massone]], fece parte dell'aristocratica loggia napoletana della Vittoria<ref> [[Carlo Francovich]], ''Storia della Massoneria in Italia, i Liberi Muratori italiani dalle origini alla Rivoluzione francese'', Milano, Ed. Ghibli, 2013, cap. XX, Il viaggio di Münter in Italia (1784-1787), p. 407.</ref>.
 
La sua figura fu sottoposta ad una [[damnatio memoriae]], con la cancellazione del nome e del suo ritratto, affrescato nella serie dei ritratti vescovili dipinti nella sagrestia della [[Chiesa della Santissima Annunziata (Vico Equense)|cattedrale della Santissima Annunziata]], sostituendolo con l'immagine di un putto che chiede il silenzio,. inoltre laLa diocesi di Vico Equense fu soppressa e inclusa in quella di Sorrento,. nessunNessun vescovo succedette a Natale<ref>[http://www.espressonapoletano.it/il-catechismo-dei-ribelli/?_sm_nck=1#.Wn2UatLytaQ Il catechismo dei ribelli]</ref>
Gli fu attribuita (Migliaccio, Jannelli e, successivamente, [[Renzo De Felice]]) la paternità del cosiddetto ''Catechismo repubblicano per l'istruzione del popolo e la rovina dei tiranni'', attribuzione documentatamente e definitivamente negata da [[Arnaldo Di Benedetto]] e da Antonino Trombetta; Natale probabilmente si limitò a curarne la ristampa.