Capo Bon: differenze tra le versioni
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'''Capo Bon''' ([[lingua araba|arabo]]: كاب بون, in [[lingua francese|francese]] ''Cap Bon'') è un capo situato in [[Tunisia]], di fronte alla [[Sicilia]].
Capo Bon è una [[penisola]] che si affaccia sul [[Mediterraneo]] in direzione nord-est. I [[geologi]] ipotizzano che migliaia di anni fa fosse collegata alla [[Sicilia]] facendo da ponte tra [[Africa]] e [[Europa]]. oggi è una penisola turisticamente sviluppata grazie alle sue spiagge, grotte, villaggi di pescatori e importanti centri archeologici. Il marmo delle cave attorno a Capo Bon fu utilizzato anche per costruire il [[Colosseo]] a [[Roma]]. È il punto dell'Africa più vicino al territorio italiano, poiché si trova a 73 km in linea d'aria dall'[[isola di Pantelleria]], la quale da lì è perfettamente distinguibile nelle giornate terse. È un luogo di grande importanza per la migrazione degli uccelli; durante i mesi primaverili migliaia di rapaci, come falchi pecchiaioli, nibbi bruni, albanelle ed aquile delle steppe, prendono quota sulla montagna prima di affrontare l'attraversamento del [[
== Eventi della seconda guerra mondiale ==
La [[battaglia di Capo Bon]] fu un rapido scontro navale della [[seconda guerra mondiale]] che si svolse al largo di Capo Bon la notte fra il 12 e 13 dicembre del [[1941]] tra una formazione di due [[incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] [[italia]]ni scortati dalla [[torpediniera]] ''[[Cigno (torpediniera)|Cigno]]'' e una flottiglia di [[cacciatorpediniere]] [[Regno Unito|britannici]].
L'11 maggio [[1943]], dopo strenua resistenza, si arrende a Capo Bon il Quinto Gruppo corazzato Nizza Cavalleria, facente parte del [[Reggimento "Nizza Cavalleria" (1º)]], sottoposto a duri bombardamenti ed accerchiato in seguito all'improvvisa non comunicata resa dell'alleato germanico. Gli inglesi concessero ai due ufficiali superstiti di passare in rassegna i loro uomini schierati prima di avviarli alla prigionia.
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