Invasione statunitense di Panama: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 25:
 
== Antefatti ==
Dalla fine del [[XIX secolo]] gli [[Stati Uniti d'America]] avevano mantenuto numerose basi militari nella [[Zona del Canale di Panama|Zona del Canale]] per proteggere e mantenere il controllo del [[Canalecanale di Panama]] per via della sua importante funzione strategica.
 
Il 7 settembre 1977, il [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente degli Stati Uniti]] [[Jimmy Carter]] ed il leader ''de facto'' di Panama, il Generale [[Omar Torrijos (politico)|Omar Torrijos]], firmarono i [[Trattati Torrijos-Carter]], che garantivano che Panama avrebbe acquisito il controllo del Canale omonimo dopo il [[1999]], ponendo fine al controllo che gli Stati Uniti vi esercitavano dal [[1903]].
 
Nel 1983 Torrijos fu succeduto dal Generale [[Manuel Noriega]], con il quale gli Stati Uniti avevano mantenuto ottimi rapporti in quanto Noriega aveva lavorato come collaboratore e informatore della [[CIA]] a partire dal 1967, incluso nel periodo in cui [[George H. W. Bush]] fu direttore dell'Agenzia (1976-1977)<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Howard Jones|titolo=Crucible of Power: A History of US Foreign Relations Since 1897|anno=2001|lingua=en|p=494|ISBN=ISBN 978-0-8420-2918-6}}</ref>. Nel contesto delle tensioni tra gli Stati Uniti e l'[[Unione Sovietica]] in [[America centrale]] nel corso della fase finale della [[guerra fredda]], Noriega si era apertamente schierato con gli Stati Uniti, in particolare sabotando le forze del [[Sandinismo|governo Sandinista]] in [[Nicaragua]] eed i rivoluzionari del [[Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale|FMLN]] a [[El Salvador]]. Nonostante avesse lavorato anche con la [[Drug Enforcement Administration]] (DEA) per contrastare il contrabbando illegale di droga, Noriega era allo stesso tempo noto per accettare notevoli finanziamenti dai [[cartelli della droga]] e facilitare il [[riciclaggio di denaro]] per il [[traffico di droga]]<ref name=":0" />. Questi trafficanti ricevettero protezione dalle investigazioni della DEA grazie alla speciale relazione che Noriega aveva con la CIA<ref>{{Cita libro|autore=Alexander Cockburn|autore2=Jefferey St. Clair|titolo=Whiteout: the CIA, Drugs, and the Press|lingua=en}}</ref>.
 
Nella metà degli [[anni 1980]], i rapporti tra Noriega e gli Stati Uniti cominciarono a deteriorarsi. Nel 1986 il Presidente [[Ronald Reagan]] aprì dei negoziati con Noriega chiedendogli di farsi da parte come leader di Panama dopo che le sue attività criminali erano state divulgate pubblicamente dal giornalista [[Seymour Hersh]] del ''[[The New York Times]]''<ref>{{Cita web|url=https://nsarchive2.gwu.edu//NSAEBB/NSAEBB2/index.html|titolo=The Contras, Cocaine, and Covert Operations|sito=National Security Archive Electronic Briefing|editore=[[Università George Washington|George Washington University]]|data=1999|p=2}}</ref>. Noriega rifiutò le richieste di Reagan. Già nel 1988, Elliott Abrams e altri esponenti del [[Pentagono (edificio)|Pentagono]] iniziarono a premere per un intervento militare a Panama, ma Reagan rifiutò per via dei rapporti tra Bush (suo vicepresidente) e Noriega, temendo che sollevare la questione avrebbe avuto un impatto negativo sulla imminente [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1988|campagna presidenziale di Bush]]<ref>{{Cita libro|autore=Robert B. Oakley|autore2=Michael J. Dziedzic|autore3=Eliot M. Goldberg|titolo=Policing the New World Disorder: Peace Operations and Public Security.|anno=1998|editore=National Defense University Press|ISBN=ISBN 978-1-57906-006-0}}</ref>.