Ta'if: differenze tra le versioni
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{{T|lingua=inglese|argomento=geografia|data=dicembre 2007}}
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{{s|Arabia Saudita}}
[[Immagine:Ta'if, Saudi Arabia locator map.png|right|thumb|250px|
'''Ta’if''' {{Arabo|الطائف|Ṭā’if }} è una città della [[Provincia di Mecca]], in [[Arabia Saudita]], che si erge a un'altezza di più di 1800 metri s.l.m., sui fianchi della catena montuosa del [[Sarat]]. Ha una popolazione di 521.273 abitanti (censimento del [[2004]]). Ogni estate il governo saudita si trasferisce da [[Riyad]] a
==Storia==
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====620: il tentativo di lapidazione di Muhammad====
Muhammad giunse nella cittadina di
====630: La [[Battaglia di Hunayn|battaglia di Hunayn]] e la conversione della cittadina====
Dieci anni più tardi, nel 630, la posizione di Muhammad era radicalmente mutata. Egli era ora il signore di [[La Mecca|Mecca]] e il padrone di quasi tutto l'Hijāz.
Nel 630, ebbe luogo la [[Battaglia di Hunayn|battaglia di Hunayn]], nei pressi della città. Immediatamente dopo si ebbe l'infruttuoso [[Assedio di Ta'if|Assedio di
L'idolo [[Allat|al-Lāt]] fu distrutto dal thaqafita musulmano [[al-Mughira ibn Shu'ba]] insieme ad altri simboli della precedente fase pagata della città.
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===1517 – 1922: [[Impero Ottomano]]===
====1517: Resa [[Mamelucchi|mamelucca]] agli [[Ottomani]]====
Il [[17 luglio]] [[1517]] lo [[Sharif]] di Mecca capitolò davanti alle superiori forze militari ottomane del [[Sultano]] [[Selim I]] ''Yavuz''. Come segno dell'accaduto, egli consegnò le chiavi delle Città Sante di Mecca e [[Medina]] nelle sue mani.
====1802 – 1813: Conquista [[Wahhabismo|wahhabita]] e riconquista ottomana====
La città continuò ad essere governata da [[Istanbul]] per i successivi tre secoli, fino al [[1802]], quando fu conquistata dalle forze [[Wahhabismo|wahhabite]] provenienti dal [[Najd]], alleate col casato degli Āl Sa‘ūd. Tali forze avanzarono poi per prendere anche Mecca e Medina. Tale perdita non era ammissibile da parte ottomana, visto l'alto significato simbolico (ma anche politico) delle due Città Sante, il cui controllo legittimava il titolo califfale che [[Istanbul]] aveva di fatto preso a rivendicare dopo il [[Trattato di Küçük Kaynarca]]. Il sultano [[Mahmud II]], chiese allora aiuto al suo [[Khedivè]] d'[[Egitto]] [[Mehmet Ali]], che scatenò un attacco in
====1813: Johann Ludwig Burckhardt====
Nel 1813, il viaggiatore [[Svizzera|svizzero]] e studioso [[orientalismo|orientalista]] [[Johann Ludwig Burckhardt]] visitò Tā'if. Ci ha lasciato una testimonianza diretta della città proprio dopo la sua conquista da parte del [[khedivè]] [[Egitto|egiziano]] [[Mehmet Ali]], dal quale ottenne numerose interviste mentre questi si trovava sul posto. Burckhardt disse che le mura e il fossato intorno alla città erano stati costruiti da ‘Uthmān al-Midhayfi. Vi erano tre porte e diverse torri di guardia sulle mura cittadine che, tuttavia, erano non molto robuste, essendo di appena 45 centimetri di spessore. Burckhardt disse che il castello era stato edificato da Sharīf Ghālib. Notò che la distruzione della città era dipesa strettamente dalla conquista del 1802. Molti edifici erano ancora in rovine mentre egli si trovava colà e che la pretesa tomba di [[`Abbas ibn `Abd al-Muttalib]] – lo zio del [[Maometto|Profeta]] ed eponimo dei [[Califfi]] [[Abbasidi|abbasidi]] – erano stati seriamente danneggiati. Registrò altresì che la popolazione urbana era ancora in buona parte costituita da [[Banu Thaqif|Thaqīf]], mentre la maggioranza degli stranieri in città era di origine [[India|indiana]]. In termini di commercio, la città era un punto franco per il [[caffè]].
====1843: Lavori di costruzione nel XIX secolo====
Il castello e i baraccamenti militari a Tā'if furono ricostruiti dagli [[Ottomani]] nel 1843, una ''Hükümet Konağı'' – sede per attività governative – fu costruita nel 1869, e un ufficio postale fu eretto poco più tardi.
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[[Immagine:Taifroad.jpg|thumb|right|250px|Strada per Ta'if in primo piano. Montagne di Tā'if sullo sfondo]]
Prima dello scoppio della [[Rivolta Araba]], [[Ahmed Bey]] era stato il comandante delle forze ottomane a Tā'if. Aveva sotto di lui una forza di 3.000 soldati e 10 cannoni da montagna. [[Ghalib Pasha]], il governatore del [[Hijaz]] era anch'egli presente in città. Nel 1916, gli [[Hashemiti|Hascemiti]] proclamarono a [[La Mecca|Mecca]] a giugno la Rivolta Araba contro l'[[Impero Ottomano]]. In luglio [[Abd Allah I di Giordania|‘Abd Allāh b. al-Husayn]], il primogenito del capo della Rivolta, lo [[Sharif|Sceriffo]] hascemita di Mecca, [[al-Husayn ibn Ali]], fu inviato con 70 uomini a Tā'if. Mentre le sue attività nella regione destavano i sospetti di Ahmed Bey, Ghālib [[Pascià|Pasha]] era sconcertato per una forza così esigua. ‘Abd Allāh cicostruì in gran segreto il suo esercito, che giunse alla più credibile cifra di 5.000 uomini, con cui tagliò le linee [[telegrafo|telegrafiche]] della città per poi scatenare un attacco. Tutti gli assalti hascemiti alla città furono respinti dall'artiglieria da montagna, e da entrambe le parti ci si dispose per un assedio non semplice. Tuttavia i cannoni hascemiti giunsero, sia pure con una certa lentezza, davanti a Tā'if e infine la città, dopo una breve resistenza, si arrese il 22 settembre. La città deivenne così parte dell'auto-proclamato [[Regno hascemita del Hijaz]].
===1924 – presente: Regno dell'[[Arabia Saudita]]===
====1924: Conquista da parte degli ''Ikhwān'' di [[Abd al-Aziz Al Sa'ud|‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd]]====
Tā'if tuttavia non rimase a lungo in mano hascemita. Le tensioni fra il Re del Hijaz, [[al-Husayn ibn Ali]], e [[Abd al-Aziz Al Sa'ud|‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd]], [[Sultano]] del [[Najd]], esplosero presto in violenta contrapposizione. Malgrado le tensioni avessero conosciuto un momento di calma nel 1919 (quando ancora non era chiaro quale sarebbe stato l'atteggiamento [[Regno Unito|britannico]] nei confronti del [[Vicino Oriente]] [[Arabi|arabo]] liberato), dal settembre 1924, gli [[Ikhwan|Ikhwān]] (lett. "Fratelli"), allora sostenuti dai Sauditi, sotto la leadership di [[Sultan ibn Bijad]] e [[Khalid ibn Luwayy]] furono pronti a scatenare il loro attacco contro Tā'if. La città si pensava sarebbe stata difesa dal figlio del Re, [[Ali del Hijaz|‘Alī]], ma costui fuggì inn preda al panico con le sue truppe e molti degli abitanti della città. Trecento di essi furono sterminati dagli ''Ikhwān''. <ref>David Holden, in ''The House of Saud''</ref> Nel 1926 ‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd fu ufficialmente riconosciuto come nuovo Re del Hijaz. Tā'if rimase parte del Regno del Hijāz finché ‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd unificò i suoi due regni in un'unica entità, assumendo il titolo di [[Arabia Saudita|Regno dell'Arabia Saudita]] nel 1932. Lo stesso morirà proprio a Tā'if il 9 novembre 1953.
====1940s: Modernizzazione sotto i Sauditi====<!--
Ta'if was still little more than a medieval city when the Saudis took control of it. However they later embarked on a project of modernizing the city. Saudi Arabia’s first public power generator was set up in Ta'if in the late 1940s. <ref>http://www.saudiaramcoworld.com/issue/198206/foundations-the.pillars.htm</ref> In terms of building roads to the isolated city, in 1965 the then king Faisal inaugurated the 54 mile mountain highway between Makkah and Ta'if,<ref>http://www.saudiaramcoworld.com/issue/196603/masterpieces.by.the.million.htm</ref> and in 1974 the 400 mile Ta'if-[[Abha]]-[[Jizan]] highway was started. <ref>http://www.saudiaramcoworld.com/issue/197403/made.in-saudi.arabia.htm</ref> By the 1991 Gulf War, Ta'if was such a modern city in terms of communications that it was chosen as the site of The [[Rendon Group]]'s television and radio network which used to feed the news to Kuwait during the [[Gulf War|occupation of Kuwait by Iraq]].
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