Cesare Casella: differenze tra le versioni

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Biografia: + link (archive.org)
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== Biografia ==
Fu rapito a [[Pavia]] il 18 gennaio [[1988]] e rilasciato presso [[Careri|Natile di Careri]], in [[Calabria]], il 30 gennaio [[1990]]. Per la sua liberazione fu pagato (14 agosto [[1988]]) il riscatto di un miliardo di lire, senza esito. L'attenzione dei mass-media al sequestro crebbe considerevolmente nel giugno [[1989]] allorché la madre di Cesare, Angiolina Montagna ([[1946]]-[[2011]]) e detta poi ''Mamma Coraggio'' - andò in [[Calabria]] e chiese, nelle piazze, la liberazione del figlio e un maggior intervento da parte dello Stato. Sulla vicenda, Cesare Casella ha scritto un libro, edito da [[Rizzoli]], dal titolo ''743 giorni lontano da casa''.<ref>{{Cita web | url= https://books.google.it/books/about/743_giorni_lontano_da_casa.html?id=NbfhcQAACAAJ&hl=en&output=html_text&redir_esc=y | titolo=743 giorni lontano da casa | autore=Cesare Casella | editore= Rizzoli | data= 1990 | accesso= 19 aprile 2023 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230419141831/https://books.google.it/books/about/743_giorni_lontano_da_casa.html?id=NbfhcQAACAAJ&hl=en&output=html_text&redir_esc=y | dataarchivio= 19 aprile 2023 | urlmorto= no }}</ref>
 
=== Il rapimento: esecuzione e primi giorni di prigionia ===
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Nei mesi successivi ritorna la "calma", e con essa l'incertezza sulla sorte del ragazzo. Per giunta, nell'agosto 1989 i Casella rischiano di cadere vittime di un atto di sciacallaggio: due finti banditi [[Puglia|pugliesi]] chiedono quel mezzo miliardo che la famiglia aveva dichiarato di possedere. Ma vengono fermati grazie a un'agente di polizia travestita da "Mamma Coraggio". Ad ottobre i veri banditi riducono la cifra del riscatto a un miliardo. A novembre la famiglia li avverte di esser pronta a pagare previa la solita prova in vita, la quarta, che i rapitori sono a loro volta pronti a inviare. Ma Vincenzo Calia, sostituto procuratore della Repubblica a [[Pavia]], incaricato dell'inchiesta, decide che del pagamento dovranno occuparsi i [[carabinieri]] dei [[Gruppo di intervento speciale|GIS]] ([[Gruppo di Intervento Speciale]]): la banda se ne accorge e il primo tentativo va a vuoto. Un secondo, decisivo, è stabilito per la notte di Natale 1989; la prova in vita però non arriva, così scatta un'operazione volta a catturare gli esattori: i [[Gruppo di Intervento Speciale|GIS]] si presentano all'appuntamento e riescono nel loro intento: l'arrestato, neutralizzato da una pallottola alla gamba, è Giuseppe Strangio,<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/13/condanna-mite-per-strangio-il-rapitore-pentito.html |titolo = Condanna mite per Strangio il rapitore pentito di Casella |autore = Linda Lucini |editore = [[la Repubblica (quotidiano)]] |data = 13 dicembre 1990 |accesso = 18 marzo 2017 |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref> latitante. I soldi, naturalmente, ritornano a [[Pavia]].
 
Il risalto dei giornali, dopo i fatti di giugno, è minore: non solo per le richieste di silenzio-stampa da parte di famiglia e inquirenti, ma anche per i contemporanei eventi storici internazionali: la fine dei regimi comunisti in [[Europa]], la caduta del [[Muro di Berlino]] (9 novembre 1989) e la rivolta in [[Romania]] culminata con l'arresto e l'esecuzione (25 dicembre) del dittatore [[Nicolae Ceaușescu]]. Così termina il [[1989]], momento determinante per le sorti del pianeta, ma anche l'anno che un ragazzo nel frattempo ventenne ha trascorso per intero incatenato in una buca.
 
=== La liberazione ===
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=== Il pentito Saverio Morabito confessa il sequestro ===
[[Saverio Morabito]] ([[1952]]), arrestato nel [[1990]] e collaboratore di giustizia dal [[1993]], ha svelato i retroscena di ben nove sequestri di persona (tra i quali quelli di Cesare Casella e di Augusto Rancilio), di 14 omicidi, traffici di droga e alleanze tra le 'ndrine e le cosche siciliane.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/15/vent_anni_crimini_della_mafia_co_0_931015914.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110116022036/http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/15/vent_anni_crimini_della_mafia_co_0_931015914.shtml|titolo=vent' anni di crimini della mafia Spa|pubblicazione=Corriere.it|accesso=6 ottobre 2010|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Note ==