Le tombe di Narce scoperte alla fine del XX secolo hanno prodotto i reperti archeologici più significativi del sito. Le scoperte fatte sul colle di Narce furono alla base della collezione del [[Museo nazionale etrusco di Villa Giulia]] a Roma.<ref name=Turfa>Turfa,{{en}} Jean MacIntosh.2005.Turfa, ''Catalogue of the Etruscan gallery of the University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology.'', Philadelphia:, University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology., 2005</ref> Molto di questo primo materiale scavato è poi andato disperso in diversi musei americani, con Arthur Frothingham che fungeva da agente per selezionare e spedire fuori dall'Italia i manufatti ritrovati. Altri ritovamentiritrovamenti furono spediti a Firenze, Parigi, Copenaghen e Berlino.<ref name=Turfa /> Il [[Museo di archeologia e antropologia dell'Università della Pennsylvania]] ha ricevuto il campione più ampio e rappresentativo di questi primi corredi funerari.<ref>Davison,{{en}} Jean M. Davison, ''Seven Italic Tomb-Groups from Narce.'', Leo S. Olschki, 1972.</ref>
Numerose sono le sepolture ritrovate durante le campagne di scavo, sia del tipo a [[cremazione]] che ad inumazione.<ref name = MAVNA />
Alcune sepolture, risalenti al periodo tra l’VIII e VII sec.secolo a.C., erano accompagnate da oggetti di oreficeria, a vasellame di bronzo, oltre ad alcune tra le più antiche ceramiche greche di importazione, oggi esposte al Museo archeologico dell'Agro Falisco.<ref>[https://www.fortesangallo.beniculturali.it/percorso/ Museo archeologico dell'Agro Falisco]</ref>