Ta'if: differenze tra le versioni

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====1813: Johann Ludwig Burckhardt====
 
Nel 1813, il viaggiatore [[Svizzera|svizzero]] e studioso [[orientalismo|orientalista]] [[Johann Ludwig Burckhardt]] visitò Tā'if. Ci ha lasciato una testimonianza diretta della città proprio dopo la sua conquista da parte del [[khedivè]] [[Egitto|egiziano]] [[Mehmet Ali]], dal quale ottenne numerose interviste mentre questi si trovava sul posto. Burckhardt disse che le mura e il fossato intorno alla città erano stati costruiti da ‘Uthmān al-Midhayfi. Vi erano tre porte e diverse torri di guardia sulle mura cittadine che, tuttavia, erano non molto robuste, essendo di appena 45 centimetri di spessore. Burckhardt disse che il castello era stato edificato da Sharīf Ghālib. Notò che la distruzione della città era dipesa strettamente dalla conquista del 1802. Molti edifici erano ancora in rovine mentre egli si trovava colà e che la pretesa tomba di [[`Abbas ibn `Abd al-Muttalib]] – lo zio del [[Maometto|Profeta]] ed eponimo dei [[Califfi]] [[Abbasidi|abbasidi]] – erano stati seriamente danneggiati. Registrò altresì che la popolazione urbana era ancora in buona parte costituita da [[Banu Thaqif|Thaqīf]], mentre la maggioranza degli stranieri in città era di origine [[India|indiana]]. In termini di commercio, la città era un punto franco per il [[caffè]].
 
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===1924 – presente: Regno dell'[[Arabia Saudita]]===
====1924: Conquista da parte degli ''Ikhwān'' di [[Abd al-Aziz Al Sadell'udArabia Saudita|‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd]]====
Tā'if tuttavia non rimase a lungo in mano hascemita. Le tensioni fra il Re del Hijaz, [[al-Husayn ibn Ali]], e [[Abd al-Aziz Al Sadell'udArabia Saudita|‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd]], [[Sultano]] del [[Najd]], esplosero presto in violenta contrapposizione. Malgrado le tensioni avessero conosciuto un momento di calma nel 1919 (quando ancora non era chiaro quale sarebbe stato l'atteggiamento [[Regno Unito|britannico]] nei confronti del [[Vicino Oriente]] [[Arabi|arabo]] liberato), dal settembre 1924, gli [[Ikhwan|Ikhwān]] (lett. "Fratelli"), allora sostenuti dai Sauditi, sotto la leadership di [[Sultan ibn Bijad]] e [[Khalid ibn Luwayy]] furono pronti a scatenare il loro attacco contro Tā'if. La città si pensava sarebbe stata difesa dal figlio del Re, [[Ali del Hijaz|‘Alī]], ma costui fuggì inn preda al panico con le sue truppe e molti degli abitanti della città. Trecento di essi furono sterminati dagli ''Ikhwān''. <ref>David Holden, in ''The House of Saud''</ref> Nel 1926 ‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd fu ufficialmente riconosciuto come nuovo Re del Hijaz. Tā'if rimase parte del Regno del Hijāz finché ‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd unificò i suoi due regni in un'unica entità, assumendo il titolo di [[Arabia Saudita|Regno dell'Arabia Saudita]] nel 1932. Lo stesso morirà proprio a Tā'if il 9 novembre 1953.
 
====1940: Modernizzazione sotto i Sauditi====
Tā'if era ancora una piccola città quando i Sauditi presero il controllo di essa. Tuttavia essi s'imbarcarono in un suo ambizioso progetto di crescita e di modernizzazione. Il primo generatore pubblico di energia dell'Arabia fu messo in opera alla fine degli [[Anni 1940|anni quaranta]].<ref>http://www.saudiaramcoworld.com/issue/198206/foundations-the.pillars.htm</ref> A livello di comunicazioni stradali nel 1965 Re [[Faysal ibndell'Arabia Abd al-Aziz Al Sa'udSaudita|Fay{{unicode|ṣ|}}al b. ‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd]] inaugurò l'autostrada lunga circa 95 km. che unisce [[La Mecca|Mecca]] a Tā'if,<ref>http://www.saudiaramcoworld.com/issue/196603/masterpieces.by.the.million.htm</ref> e nel 1974 furono avviati i lavori per la superstrada di 700 km. Tā'if-[[Abha]]-[[Jizan]]. <ref>http://www.saudiaramcoworld.com/issue/197403/made.in-saudi.arabia.htm</ref> Dalla [[Guerra del Golfo]] del 1991, Tā'if è diventata una città moderna in termini di comunicazioni, tanto da essere prescelta come sede del [[network]] [[radio]]-[[televisione|televisivo]] del [[Rendon Group]] che irradiava le notizie relative al [[Kuwait]] durante l'occupazione del Kuwait da parte dell'[[Iraq]].
 
====Posti da vedere====