Angelo Bevilacqua: differenze tra le versioni
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→La morte: Corretto epilogo morte per 5 partigiani uccisi con lui, con segnalazione libro edito che narra di questa tragedia con foto e documenti storici. Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
L’eccidio del 29/11/1944 sul Monte Camulera vide in totale 6 partigiani uccisi compreso Bevilacqua. (Corretto cinque al posto di tre) Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
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[[File:Monte Camulera partisans memorial.png|thumb|upright 0.7|La lapide in memoria dei partigiani uccisi sul [[Monte Camulera]]]]
A fine novembre 1944 Leone è presso il comando della V Brigata, quando giunge la notizia di un grosso rastrellamento. Invece di seguire i compagni per sfuggire all'accerchiamento, Leone prova a raggiungere il Distaccamento “Nino Bori”, che, formato da molti giovani alle prime armi, potrebbe trovarsi in difficoltà; durante il cammino incontra alcuni sbandati e li aiuta a mettersi in salvo, ma poco dopo viene catturato, insieme ad alcuni compagni, sul [[monte Camulera]] dalle [[Brigate Nere]] al comando del tenente Ferrari. Durante l'interrogatorio, al tenente che gli fa notare che la sua fine è vicina risponde: «Quello che sta per succedere a me, può succedere a te domani, con una differenza: io so perché muoio, tu non lo saprai nemmeno».
Picchiato e colpito più volte col calcio dei fucili, Leone viene finito con numerosi colpi di arma da fuoco il 29 novembre 1944 insieme ad altri
== Onorificenze ==
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