Giuseppe Pinelli: differenze tra le versioni

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I sospetti: ripresa una parte da Omicidio Calabresi,, spostata nella voce specifica PINELLI
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====Le motivazioni====
La prima ragione per credere nell'omicidio sarebbe l'incoerenza dell'intenzione suicidaria con il carattere di Pinelli: chi lo conosceva sostenne che fosse da escludere una sua eventuale decisione di suicidarsi. Secondo queste fonti, Pinelli non avrebbe preso in considerazione l'ipotesi del suicidio, neppure di fronte al pericolo di una condanna all'[[ergastolo]] per strage. Al momento della morte non si profilava comunque una condanna, data la mancanza di prove e indizi nei suoi confronti.
 
====Valutazioni critiche====
Tra i critici che mettevano in dubbio il verificarsi dei fatti come descritto della posizione ufficiale delle forze o dalla ricostruzione effettuata nel processo molti sostennero, pur non avendo ovviamente prove, ma solo ipotesi, che Pinelli fosse stato coscientemente defenestrato per usare il suo "suicidio" come prova della sua colpevolezza: la versione del suicidio fu effettivamente la prima versione data alla stampa dal questore Marcello Guida, nella conferenza stampa a cui parteciparono anche Calabresi e il dott Antonino Allegra (responsabile dell'ufficio politico della questura), versione poi ritrattata quando l'alibi di Pinelli, al contrario di quanto affermato durante la conferenza stampa stessa, si rivelò veritiero<ref>[http://www.temporis.org/storia_giuseppepinelli.htm Una finestra sulla storia], articolo di ricostruzione dei fatti del sito temporis</ref> <ref>[http://www.ecn.org/ponte/dossier.pdf Dossier] a cura del Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, contenente gli articoli ''Colpo di scena: un fermato si uccide in questura'' del "Corriere della Sera", ''Clamoroso colpo di scena nelle indagini sui terroristi'' e ''Gesto rivelatore'' da "La Notte" del 16 dicembre 1969 e l'articolo ''Improvviso dramma in questura: l'anarchico Pinelli si uccide'' del settimanale "Epoca"</ref>.
<br/> [[Pasquale Valitutti]], un anarchico che era stato fermato insieme a Pinelli e si trovava in una stanza vicina <ref>[http://www.ecn.org/ponte/documenti/valitutti.php Testimonianza di Pasquale Valitutti su Pinelli]</ref> affermò sempre che dalla stanza in cui stava avvenendo l'interrogatorio del Pinelli non uscì mai nessuno, e che dopo la caduta venne prelevato da due agenti che gli comunicarono che l'anarchico si era buttato, trasferendo poi Valitutti a San Vittore, dove verrà rilasciato il giorno dopo (anche per lui era scaduto il tempo massimo del fermo) senza essere stato interrogato. Quest'ultima testimonianza che, insieme ad alcuni errori e contraddizioni contenute nelle prime versioni date dalle forze dell'ordine<ref>[http://www.temporis.org/storia_giuseppepinelli.htm Come è morto Giuseppe Pinelli], ricostruzione dei fatti della testata on-line Temporis</ref>, metteva in dubbio le conclusioni dell'inchiesta della magistratura, venne ovviamente considerata credibile dai gruppi che ritenevano la morte di Pinelli causata dal tentativo di trovare un capro espiatorio per gli attenti di piazza Fontana.
 
====I dubbi sulla versione ufficiale====