Brian Michael Bendis: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Willpayton (discussione | contributi)
Bibliografia: +titolo
Willpayton (discussione | contributi)
Riga 48:
Bendis decide quindi scrivere una serie su [[Jessica Jones]], un personaggio inserito nell'universo Marvel, ma creato dallo stesso Bendis e destinato a divenire uno dei più popolari dell'autore<ref name=jes>{{cita news|url=http://www.fumettologica.it/2021/02/fumetti-2001/| titolo= 20 fumetti da ricordare usciti nel 2001 | accesso= 16 febbraio 2021}}</ref>. Le viene dedicata una serie regolare che però, per volere di Bendis, deve avere un approccio più maturo al genere super eroistico con la possibilità di affrontare tematiche adulte<ref name=jes/>. La protagonista è difatti una detective privata, ex-super eroina, con un passato da alcolista e propensa a sfoghi di violenza. Un personaggio cinico e nichilista che si trova a indagare negli anfratti più cupi dell'universo Marvel<ref name=jes/>. La Marvel Comics, dopo la chiusura della [[Epic Comics]], non aveva più un imprint editoriale per pubblicare materiale di questo tipo (come invece lo era la [[Vertigo (DC Comics)|Vertigo]] per la [[DC Comics]]), quindi, grazie all'appoggio di Bil Jemas e Joe Quesada, viene lanciata l'etichetta [[MAX (fumetto)|MAX]]<ref name=jes/>. L'imprint esordisce nel [[2001]], con la serie ''[[Alias (fumetto Marvel)|Alias]]'' di Bendis e Michael Gaydos e la limited-series [[War Machine#U.S. War Machine|U.S War Machine]] di Chuck Austen. In copertina non appare il logo ''Marvel Comics'' e vi è il banner con l'avvertenza "Explicit Content" (ovvero ''contenuti espliciti'') a indicare che il materiale trattato può contenere scene di sesso, violenza, linguaggio esplicito e, in genere, tematiche non adatta a lettori non adulti. Nonostante esca dagli stereotopi del genere super eroistico, Jessica Jones diviene uno dei personaggi Marvel più importanti tra quelli creati negli anni duemila, divenendo una protagonista ricorrente nelle serie degli Avengers, avendo dedicate altre serie (dopo la chiusura di ''Alias'') e, tra il 2015 e il 2019 è protagonista di una [[Jessica Jones (serie televisiva)|serie tv live-action]] di [[Netflix]]<ref name=jes/>. La piattaforma streaming la impegna anche come co-star della serie [[The Defenders (miniserie televisiva 2017)|The Defenders]] dove si unisce ad altri super eroi Marvel quali ''Daredevil'', ''Luke Cage'' e ''Iron Fist'' a cui Netflix ha dedicato serie TV<ref name=jes/>.
 
Nel [[2004]] scrive il suo primo importante universe-wide crossover, ovvero ''[[Guerra segreta (fumetto)|Guerra segreta]]'', acclamata miniserie con protagonisti i Vendicatori e disegnata dall'artista italiano [[Gabriele Dell'Otto]]. Il titolo si ispira chiaramente a Secret Wars, la prima storica limited-series che coinvolgeva tramite tie-in l'intero universo Marvel, voluta e scritta da [[Jim Shooter]] (all'epoca editor-in-chief della Marvel). Prima della pubblicazione vi lavorano per 18 mesi e Bendis prende in mano le redini dello storico team della Marvel e decide di stravolgerne lo status quo<ref name=ave>{{cita web|url=http://www.fumettologica.it/2020/04/new-avengers-bendis-marvel-fumetti/| titolo= Guida al binge-reading di New Avengers di Bendis| accesso= 22 aprile 2020}}</ref>. Scrive gli ultimi numeri della serie ''The Avengers'' (nn.500-503) e l'albo unico ''Avengers: The Finale'', iniziando un ciclo di storie di 8 anni che avranno un ruolo fondamentale per il rilancio della serie e la loro introduzione nel [[Marvel Cinematic Universe]]<ref name=divi>"Nascita di una leggenda -Avengers Divisi", nella postfazione del volume {{cita| Avengers Divisi}} </ref>. Ormai già da un anno parlava e scambiava opinioni sul team con [[Mark Millar]] (creatore del [[Millarworld]]) con il quale dal 2001 aveva collaborato per la costruzione dell'Ultimate Universe<ref name=divi/>. Entrambi hanno la loro chace di trasporre le loro idee nelle serie a fumetti. Millar creando gli Avengers dell'Ultimate Universe ovvero ''The Ultimates'' e Bendis avendo le redini dello storico gruppo creato nel 1963 da Stan Lee e Jack Kirby e inserito nel canonico universo Marvel<ref name= divi/>. Il titolo dell'ultimo arco narrativo della serie classica (il primo di Bendis) è ''[[Vendicatori divisi]]'', significativo in quanto si contrappone al classico grido di battaglia ''Avengers Uniti'' ("Avengers Assemble" in originale). La sua intenzione è di distriggure le fondamenta dell'attuale gruppo per poi crearne uno nuovo, lanciando una nuova serie regolare dal titolo [[Nuovi Vendicatori|New Avengers]], a voler segnare il rilancio del gruppo<ref name=ave/><ref name=divi/>. All'epoca le vendite latitavano e il team non era molto seguito neppure dai lettori Marvel, Bendis deve cercare di riportarlo al centro dell'universo Marvel<ref name=ave/>. Siamo in un periodo antecedente la nascita e il successo del [[Marvel Cinematic Universe]] (ovvero il 2008) e la popolarità degli Avengers è a uno dei suoi punti più bassi<ref name=ave/>. L'autore vuole riportare il concetto su cui si è fondato il primo storico gruppo di Lee-Kirby che veniva pubblicizzato come ''Gli Eroi più potenti della Terra''<ref name=divi/>. Arriva ad affermare: «Voglio dire, chi cazzo è Fante di Cuori? Dovrebbe essere la squadra con gli eroi più forti di tutti.»<ref name=ave/> Di conseguenza il primo obiettivo dell'autore è quello di portare nella formazione gli eroi più potenti e carismatici della casa editrice (tra cui Spider-Man, Wolverine, Luke Cage come sua preferenza personale, e [[Sentry (Robert Reynolds)|Sentry]], potente quanto il Superman della DC) <ref name=divi/>e di conseguenza costruirci attorno delle saghe che assomiglino a grandi blockbuster cinematografici, le cui conseguenze si ripercuotano sull'intera continuty degli albi Marvel<ref name=ave/>. Le minacce e le avventure che affronterà il gruppo saranno quindi cataclismatiche, spesso al centro degli ''universe-wide crossover'' della Marvel Comics, quali ''[[House of M]]'' (2005), [[Civil War (fumetto)|Civil War]] (2006), [[Secret Invasion]] (2008), [[Assedio (fumetto)|Assedio]] (2009)<ref name=ave/>. Gli Avengers tornano ad essere la pietra angolare dell'Universo Marvel e l'autore si dedica allo sviluppo della loro psicologia e alle interzaioni tra i membri del gruppo costruendo inoltre diverse sottotrame e misteri che possano catturare i lettori nel lungo periodo spesso arrivando a plot twist inaspettati per uno dei più classici super gruppi della storia dei comic<ref name=divi/>. Il suo approccio e da subito iconoclasta rinunuciando quindi a ripercorre trame e dinamiche ormai vetuste, ignorando spesso una continuity appesantita da decenni di storie pubblicate<ref name=ave/>. Per questo arriva a lanciare serie spin-off quali ''New Avengers: Illuminati'', ''The Mighty Avengers'' e ''Dark Avengers'' che partono da presupposti narrativi (per la genesi del team) completamente differenti da quelli visti prima della sua gestione<ref name=ave/>. Bendis scrive un totale di 114 albi dedicati al gruppo, contando sia quelli della serie principale sia quelli delle serie spin-off, gli annual e gli albi unici<ref name=ave/>. In questo periodo riesce a riportare all'attenzione dei lettori le gesta del gruppo creato dal duo Lee-Kirby trattando però la struttura delle storie come se si trattasse di materiale cinematografico, dalla decompressione dell'azione all'impostazione dei dialoghi, senza rinunciare mai a colpi di scena o improvvisi ribaltamenti del campo d'azione dei personaggi<ref name=ave/>. Se, nel 2012, si arriva alla produzione del blockbuster [[The Avengers (film 2012)|The Avengers]] di [[Joss Whedon]], il merito è anche di Bendis che è riuscito negli anni precedenti a riportare il gruppo al centro dei piani editoriali dell'azienda<ref name=ave/>. Ovviamente non tutto il suo operato soddisfa tutti i lettori della Marvel (sopratutto i puristi del canone narrativo) ma comunque centra un grande obbiettivo dando maggior gravità al suo status di top-writer ("massimo scrittore") nel mondo fumettistico<ref name=divi/>.
 
Nel 2004, sposta la serie ''[[Powers (fumetto)|Powers]]'' dalla Image Comics alla Marvel Comics, che aveva appena creato l'imprint [[Icon Comics]]. Sotto questa etichetta, la casa editrice pubblica serie e miniserie i cui diritti rimangono agli stessi autori, sono le opere "creator-owned". Alla Marvel mancava un imprint di questo tipo dalla chiusura della [[Epic Comics]] nel 1996, mentre la ''DC'' vi aveva rimediato (dal 1993) con l'imprint [[Vertigo (DC Comics)|Vertigo]] gestito da [[Karen Berger]] (fino al 2013). Di fatto si tratta di una politica simile a quella adottata dalla [[Image Comics]], dalla [[Dark Horse Comics]] e altri editori indipendenti, elemento che spesso ha portato grandi autori a preferire questo tipo di case editrici che non le Big-Two (Marvel e DC).