Findus: differenze tra le versioni

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Aggiunto paragrafo che tratta del ruolo fondamentale di Clarence Birdseye e della sua azienda come collegamento tra Findus e Unilever, utile a spiegare in maniera completa la storia dell'azienda.
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Parallelamente, il biologo statunitense [[Clarence Birdseye]], che nel 1922 aveva costituito la Birdseye Seafood, brevettato un sistema per congelare i filetti di merluzzo con aria raffreddata a - 43 °C e dato vita a un processo più efficiente per il confezionamento e il trasporto degli alimenti surgelati, fonda una seconda società denominata General Seafood Corporation, per industrializzare la produzione dei surgelati. Poco più tardi, tuttavia, decide di cedere la propria azienda e i suoi brevetti a investitori americani, che daranno vita alla Birds Eye Frozen Food Company<ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/foodanddrink/foodanddrinknews/7867792/Birds-Eye-a-timeline-and-history.html|titolo=Birds Eye: a timeline and history}}</ref>, cui seguirà nel 1938 la succursale Birds Eye Ltd, che verrà acquistita da Unilever nel 1943. A partire dai primi anni Quaranta, le strade di Findus e di quest'ultima inizieranno a intrecciarsi.
 
FondataLa nelsocietà, [[1903]] come Skanska Fruktvin & Likarfabrikeninfatti, la società nel [[1941]] cambia nome e viene poco dopo ceduta all'azienda alimentare svedese Marabou che a sua volta nel [[1962]] cede il marchio alla multinazionale svizzera [[Nestlé]]. Nel [[1970]] Nestlé decide di formare una [[joint venture]] con la compagnia anglo-olandese [[Unilever]]<ref>{{Cita web|url=https://assets.unilever.com/files/92ui5egz/production/bf7c5396028e0f83ed552a210b1929129ce8df38.pdf/1970-annual-report-and-accounts.pdf|titolo=Unilever Report and Accounts 1970}}</ref> (che detenevaoperava nel ramo del freddo con il marchio Iglo) per la gestione del marchio nei mercati di Austria, Germania e Italia, nella quale Unilever detiene il 75% delle quote, e Nestlé il rimanente 25% del capitale<ref>{{Cita web|url=https://assets.unilever.com/files/92ui5egz/production/bf7c5396028e0f83ed552a210b1929129ce8df38.pdf/1970-annual-report-and-accounts.pdf|titolo=Unilever Report and Accounts 1970}}</ref>. Le due compagnie preferirono poi promuovere il marchio Iglo sul mercato austriaco e tedesco, lasciando Findus come marchio di punta solo su quello italiano.<ref>{{Cita libro|autore=Geoffrey Jones|lingua=en|titolo=Renewing Unilever : Transformation and Tradition: Transformation and Tradition|url=https://archive.org/details/renewingunilever0000jone|anno=2005|editore=Oxford University Press}}</ref>
 
Nestlé rimase proprietaria del marchio Findus nel resto del mondo. Nel [[1985]] Nestlé decide di cedere la sua quota di minoranza nella joint venture a Unilever e la relativa comproprietà del marchio, che diventa così di sua esclusiva proprietà nei mercati dove era in partnership con il gruppo svizzero. Nel [[2000]] il fondo svedese EQT rileva la proprietà del marchio in tutti i mercati ad esclusione di quello svizzero (dove rimane di proprietà di Nestlé) e di quello italiano (dove rimane di proprietà di Unilever).