Ferrovia Appennino Centrale: differenze tra le versioni

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{{Linea ferroviaria
|nome = Ferrovia Appennino Centrale<br />''Arezzo-Fossato di Vico''
|originale =
|mappa =
|inizio = [[Arezzo]]
|fine = [[Fossato di Vico]]
|apertura = 1886
|apertura2 =
|chiusura = 1945
|gestore = Società anonima per le Ferrovie dell'Appennino Centrale
|gestore2 =
|lunghezza = 133
|nazioni = {{ITA}}
|scartamento = {{M|950|ul=mm}}
|elettrificata = no
|diramazioni =
|note = La tratta da [[Sansepolcro]] a [[Monte Corona]]Montecorona è stata convertita a scartamento ordinario e inclusa nella [[Ferrovia Centrale Umbra]]
}}
 
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La [[seconda guerra mondiale]] ebbe un impatto disastroso sulla linea; tra l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] ed il maggio [[1944]] i bombardamenti alleati resero inutilizzabili molte opere. Infine l'esercito nazista in ritirata rese inutilizzabile la maggior parte del materiale rotabile. Il 22 maggio del [[1945]] la linea, gravemente danneggiata, cessava definitivamente il suo servizio.
 
La linea non venne più ripristinata, tranne che nel tratto Sansepolcro-Città di Castello-Monte CoronaMontecorona, dove fu ricostruita a [[scartamento normale]], seguendo quasi totalmente il tracciato originario, e ceduta in gestione alla [[Ferrovia Centrale Umbra]] {{Senza fonte|con la promessa di realizzare un nuovo valico appenninico verso [[Cesena]] (seguendo di massima il percorso attuale della [[Strada europea E45|E45]]),}} il progetto rimase sulla carta, come in tanti altri casi di ferrovie chiuse e di fatto venne presto dimenticato.
 
=== Situazione attuale ===
[[File:Ponte dell'antica ferrovia Arezzo-Sansepolcro - panoramio.jpg|thumb|Bagnoro, località nei pressi di Arezzo: ponte dell'antica ferrovia Arezzo-Sansepolcro.]]
La linea è stata completamente smantellata, tranne il tratto lungo la valle del Tevere tra Sansepolcro e Monte CoronaMontecorona.
 
Sopravvivono alcuni edifici (come stazioni e caselli), in alcuni casi riutilizzati per gli scopi più diversi, alcune gallerie (in particolare nei tratti Arezzo - Palazzo del Pero e Umbertide - Gubbio) e i piloni del ponte sul Tevere a nord di Sansepolcro.