Girolamo d'Adda: differenze tra le versioni
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Sposatosi nel frattempo con Ippolita Pallavicino, cugina di sua madre, di sentimenti apertamente antiliberali e austricanti, sebbene il rapporto tra i due non si fosse mai spezzato, Girolamo iniziò sempre più progressivamente a rifugiarsi nel suo collezionismo, dimettendosi anche dalle associazioni di cui da decenni faceva parte.
Nel [[1848]],
Con il raggiungimento dell'unificazione della penisola, divenne una delle personalità di spicco della società milanese nonché fervente sostenitore del neonato regno al punto che nel [[1873]] (in occasione del rinnovo del consiglio comunale di Milano a seguito dell'aggregazione dei [[Corpi Santi di Milano|Corpi Santi]]) venne inserito nel novero dei consiglieri cittadini. Il d'Adda, che già era stato consigliere comunale di [[Pregnana Milanese]] e di [[Agrate Brianza]] come estimato locale, si dedicò con passione al suo impegno per il capoluogo lombardo, pur mantenendo un giudizio sostanzialmente negativo nei confronti della politica del suo tempo.
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