Egisto Pandolfini: differenze tra le versioni

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Su di lui mise gli occhi il presidente della [[Spal 1907|Spal]] [[Paolo Mazza]] - che di lì a poco si guadagnerà l'appellativo di [[Mago di campagna]] - che lo prelevò per pochi soldi mettendolo al centro dell'attacco spallino.
A [[Ferrara]] Pandolfini esplose e vinse con 20 reti la classifica del girone B della serie cadetta.
A quel punto per riaverlo la Fiorentina pagò a Mazza una cifra da capogiro per l'epoca e con i Viola giocò 4 campionati arrivando a debuttare in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] il 2 luglio del [[1950]] contro il [[Nazionale di calcio del Paraguay|Paraguay]]. A Firenze, gioca con [[Sergio Cervato]], [[Leonardo Costagliola]], [[Ardico Magnini]], [[Giuseppe Chiappella]], [[Francesco Rosetta]], [[Augusto Magli]] ovvero tutti grandi giocatori assieme ai quali contribuirà al quarto posto in campionato del [[1952]], anticipatore del grande successo che la Fiorentina avrà nel [[1956]].
Dopo quatto campionati a Firenze, Pandolfini viene ceduto alla [[A.S. Roma|Roma]] perchè voluto dal tecnico [[Giuseppe Viani]] che haaveva appena riportato i giallorossi in Serie A. Nella capitale restaresterà altre quattro intense stagioni e gli anni romani, come del resto quelli fiorentini, sono l'apice della cariera di Pandolfini che intanto viene arretrato al ruolo di interno senza comunque perdere il vizio del goal. Formidabile nei calci piazzati - a [[Roma]] realizzerà ben 9 goals su rigore consacrandosi come uno dei migliori rigoristi capitolini di tutti i tempi - è dotato di una grande tecnica con la quale sopperisce negli anni alla perdita di velocità.
Viene successivamente ceduto all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] ed a [[Milano]] resta due stagioni.
Nel [[1958]], giudicato ormai finitoal tramonto, torna a [[Ferrara]] dove Paolo Mazza, che oltre a valorizzare molti giovani sa perfettamente rilanciare vecchi campioni, crede ancora in lui e lo riacquista per poche lire e quidi .
Pandolfini - o "Gisto"" come lo chiamano con affetto i ferraresi - dadà quindi il suo determinante contributo per salvare la Spal dalla retrocessione in un campionato opaco per i ferraresi, dove brilla la stella di [[Saul Malatrasi]] che, ironia della sorte, partirà da Ferrara per militare nelle stesse squadre (nell'ordine Fiorentina, Roma e Inter) in cui militò Pandolfini.
L'anno seguente nel miglior campionato di tutti i tempi della Spal, Pandolfini trova il tempo di ritrovareritrova il suo ex compagno dell'Inter [[Oscar Massei]] - il più grande spallino di tutti i tempi - e per teneretiene a battesimo [[Armando Picchi]], [[Costanzo Balleri]] e [[Egidio Morbello]] che passeranno loro stessi all'Inter l'anno successivo. Chiude con la Serie A nella primavera del [[1960]] a 34 anni contro il [[Vicenza Calcio|Lanerossi Vicenza]].
Torna con il ruolo di allenatore/giocatore ad [[Empoli]] e con questa squadra vince il campionato di [[Serie D]] per poi chiudere con il calcio giocato nel [[1962]], in [[Serie C]] sempre con i toscani, una splendida carriera. L'unico cruccio di Pandolfini resta non aver mai vinto, nonostante abbia giocato in squadre importanti, nemmeno uno scudetto.
Inizia successivamente una lunghissima cariera di allenatore nelle giovanili della Fiorentina divenedo il maestro di tantissimi talenti viola.