Gayatri Chakravorty Spivak: differenze tra le versioni

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In ''The Post-Colonial Critic'' ([[1990]]), Spivak introduce il concetto di ''essenzialismo strategico'' come tentativo di conciliazione tra pratiche politiche e riflessioni identitarie in chiave [[postmodernismo|postmodernista]]. La nozione di essenzialismo, oggetto di revisione e critica feroce negli ultimi decenni, è la convinzione che gruppi di individui possiedano caratteristiche proprie e uniche, in base alle quali è possibile parlare di precise [[identità (scienze sociali)|identità]] collettive (ad es. la categoria "[[donna|donne]]" e "[[uomo|uomini]]" imperniate su una supposta ''essenza'' femminile e maschile). Le conseguenze principali di questo atteggiamento sono la creazione di contrapposizioni binarie (le donne sono ciò che non sono gli uomini, e viceversa) e la nascita di identità collettive come categorie univoche, fisse, compiute (le Donne, gli Uomini).
 
Queste sono però delle semplificazioni, delle generalizzazioni ingiustificabili a livello concettuale/teorico, perché non rappresentative nei confronti dei soggetti che dovrebbero rappresentare, fondate solo su un certo gruppo elevato a fondamento di tutta una categoria (ad es. alla base del concetto di "donne" è uno specifico insieme di donne che viene esteso a tutti i soggetti "donna"). D'altro canto, difficile è attuare lotte politiche per ottenere cambiamenti nel sociale se viene proposto un soggetto complesso e frammentato piuttosto che un gruppo compatto, definito e definibile. Spivak parla dell'essenzialismo come di un "errore necessario": per ottenere concreti scopi sociali dovremmo utilizzare una immagine semplificata dei soggetti per cui si lotta, rimandando il dibattito teorico alle discussione interne ai singoli gruppi minoritari. L'essenzialismo può quindi essere utilizzato come [[strategia]] [[politica]], essendo però sempre consapevoli dei suoi limiti in ambito concettuale. Inoltre, è una soluzione temporanea e mirata, e non una risposta finale al problema identitario.<ref>Fiorenzo Iuliano, ''Altri mondi, altre parole. Gayatri Chakravorty Spivak tra decostruzione e impegno militante'', Verona, OmbreCorte, 2012. ISBN 978-88-97522-36-2</ref>
 
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== Bibliografia ==
Fiorenzo Iuliano, ''Altri mondi, altre parole. Gayatri Chakravorty Spivak tra decostruzione e impegno militante'', Verona, OmbreCorte, 2012. ISBN 978-88-97522-36-2
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