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Tra il 2010 e il 2011, ''Cinquemila chilometri al secondo'' vince il premio [[Gran Guinigi]] per Autore unico a [[Lucca Comics]], il premio Micheluzzi come miglior fumetto e il [[Fauve d'or]] come miglior album al [[Festival international de la bande dessinée d'Angoulême|Festival di Angoulême]], sesto italiano a vincerlo nella storia della manifestazione.<ref>{{cita news|url=https://espresso.repubblica.it/visioni/cultura/2011/04/29/news/l-italia-si-racconta-a-fumetti-1.30969/|titolo=L'Italia si racconta a fumetti|pubblicazione=[[L'Espresso]]|data=29 aprile 2011|accesso=3 maggio 2023|autore=Silvia Santirosi}}</ref>
 
Dopo un esordio in sordina con i primi due libri, il premio di Angoulême lo consacra come nuova promessa del fumetto europeo. Nel 2011 esordisce sul ''[[New Yorker]]'' in veste di illustratore, e illustra la rubrica che [[Alessandro Baricco]] tiene su ''[[la Repubblica (quotidiano)|Repubblica]]'', poi raccolta nel libro del 2012 ''Una certa idea di mondo'', mentre le sue collaborazioni con manifestazioni, editori e riviste si fanno sempre più intense: ([[laFeltrinelli|Feltrinelli]], Einaudi,[[Giulio Sole 24Einaudi OreEditore|Einaudi]], [[Edizioni EL]], [[Fratelli Fabbri Editori|Fabbri]], ''[[Internazionale (periodico)|Internazionale]]'', ''[[Il Sole 24 Ore]]'', ''[[il manifesto]]'', ''[[Rolling Stone]]'', ''[[Les Inrockuptibles]]''.)
 
A ''Cinquemila'' fa seguito, nel 2013, ''L'intervista'', una brusca sterzata stilistica verso una direzione più rarefatta e intellettuale: Fior racconta una vicenda fantascientifica, ambientata nell'Italia del 2048, con protagonisti Raniero, uno psicologo cinquantenne la cui vita cambia dopo aver assistito all'apparizione di creature extraterresti, e una ragazza telepate, Dora. Realizzato con il carboncino, per emulare il bianco e nero dei film di [[Michelangelo Antonioni]],<ref>{{cita news|url=https://www.tcj.com/manuele-fior/|titolo=“Comics Language Has an Alphabet and You Should Use It”: An Interview with Manuele Fior|autore=Pablo Guerra|pubblicazione=[[The Comics Journal]]|accesso=3 maggio 2023|data=30 ottobre 2014|lingua=en}}</ref> ''L'intervista'' conferma Fior come un beniamino della critica, oltre a vedere la nascita di Dora, personaggio che tornerà in altre opere future dell'autore.
 
Nel 2015 esce ''I giorni della merla'', storia breve contenuta nell'antologia letteraria di [[minimum fax]] ''L'età della febbre'' successivamente raccolta nel volume ''[[I giorni della merla]]'', che ripubblica fumetti disegnati per quotidiani (''[[La Stampa]]'', ''Repubblica''), riviste (''Internazionale', ''Le Monde Diplomatique'') e volumi (''Vies Tranchées'', ''Collectif Immigrants'', ''Papier gaché'').<ref>{{cita web|url=https://fumettologica.it/2015/06/manuele-fior-frizione-concreto-visionario-intervista/|titolo=Il ritorno di Dora. Manuele Fior e la frizione tra concreto e visionario [Intervista]|autore=[[Matteo Stefanelli]]|opera=Fumettologica|data=25 giugno 2015|accesso=4 maggio 2023}}</ref>
Nel 2015 esce ''[[Le variazioni d'Orsay]]'', fumetto commissionato dai musei francesi.
 
Nello stesso anno viene dato alle stampe ''[[Le variazioni d'Orsay]]'', fumetto commissionato dal [[museo d'Orsay]] all'interno di un'iniziativa che mira a far conoscere i musei francesi attraverso i fumetti (l'anno prima Catherine Meurisse aveva realizzato ''Moderne Olympia'', sempre ambientato al d'Orsay, mentre [[Jirō Taniguchi]] aveva realizzato ''I guardiani del Louvre'').<ref name=varia>{{cita news|url=https://fumettologica.it/2015/10/le-variazioni-d-orsay-intervista-manuele-fior/|titolo=“Le variazioni d’Orsay, il mio esercizio di stile”. Intervista a Manuele Fior|autore=Gabriele Orsini|accesso=4 maggio 2023|data=5 ottobre 2015|pubblicazione=Fumettologica}}</ref> Per disegnare ''Le variazioni d'Orsay'', storia ambientata all'epoca dell'[[impressionismo]] e che ruota attorno alla figura di [[Edgar Degas]], Fior utilizza la [[guazzo|gouache]], un particolare tipo di tempera più opaca con cui aveva già realizzato alcune illustrazioni. L'esperienza lo invoglia a «declinare questo tipo di tecnica in forma più grafica, più leggera, e mantenerlo come stile. Giunto ai 40 anni non continuerò a dedicarmi ogni volta a tecniche nuove».<ref name=varia/>
L'anno successivo viene data alle stampe la raccolta di storie brevi ''[[I giorni della merla]]'',
 
Nel 2016 disegna il poster per l'edizione dei 70 anni del [[premio Strega]], omaggiando il lavoro del pittore [[Mino Maccari]],<ref>{{cita web|url=https://fumettologica.it/2016/06/manuele-fior-premio-strega/|titolo=L’illustrazione di Manuele Fior per i 70 anni del Premio Strega|pubblicazione=Fumettologica|data=28 giugno 2016|accesso=4 maggio 2023}}</ref> e due anni dopo illustra la locandina del [[Salone internazionale del libro]].<ref>{{cita web|url=https://fumettologica.it/2018/02/manuele-fior-manifesto-salone-libro-torino/|titolo=Il manifesto del Salone del libro di Torino 2018 disegnato da Manuele Fior|pubblicazione=Fumettologica|data=27 febbraio 2018|accesso=4 maggio 2023}}</ref>
 
 
 
<ref>{{cita web|url=|titolo=|pubblicazione=Fumettologica|data=|accesso=4 maggio 2023}}</ref>
<ref>{{cita web|url=|titolo=|pubblicazione=Fumettologica|data=|accesso=4 maggio 2023}}</ref>
<ref>{{cita web|url=|titolo=|pubblicazione=Fumettologica|data=|accesso=4 maggio 2023}}</ref>
 
===La fase matura===