Derek Draper: differenze tra le versioni

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Nel 2008, Draper tornò ad occuparsi di politica britannica come consulente della campagna elettorale del partito laburista, in particolare come consigliere non retribuito di [[Ray Collins (politico)|Ray Collins]], l'allora segretario generale del partito laburista<ref>{{Cita web|url=http://www.theguardian.com/politics/2008/jul/16/labour|titolo=Draper brought back into Labour's fold|sito=the Guardian|data=2008-07-15|lingua=en|accesso=2021-02-15}}</ref>. L'anno successivo, in risposta al ruolo crescente che Internet stava giocando nella politica britannica e per fornire una presenza digitale ai laburisti, lanciò il sito ''LabourList''<ref>{{Cita web|url=http://www.theguardian.com/politics/2009/apr/15/derek-draper-mcbride-smear-emails-redrag|titolo=How Derek Draper's plans for an anti-Tory gossip website went awry|sito=the Guardian|data=2009-04-14|lingua=en|accesso=2021-02-15}}</ref>, che vide come principali collaboratori [[David Lammy]], [[Peter Mandelson]], [[James Purnell]] e [[Piers Morgan]].
 
L'11 aprile 2009 fu riferito dal [[Daily Telegraph]] che il consigliere speciale di [[Gordon Brown]], [[Damian McBride]], aveva inviato una serie di e-mail a Draper in cui si discutevano dei piani per creare un [[blog]] che sarebbe stato utilizzato per pubblicare [[Fake news|false voci]] sulle vite private di membri di spicco del [[Partito Conservatore (Regno Unito)|partito conservatore]] e dei loro coniugi. Queste [[Diffamazione|diffamazioni]] avrebbero incluso fatti inventati attinenti alle sfere personale e sessuale della deputata [[Nadine Dorries]], del leader conservatore [[David Cameron]] e sua moglie, [[Samantha Cameron|Samantha]], e del [[Cancelliere ombra dello Scacchiere|cancelliere ombra]] [[George Osborne]] e sua moglie Frances<ref>{{Cita web|url=http://www.theguardian.com/politics/2009/apr/12/damian-mcbride-derek-draper-emails|titolo=McBride and Draper emails: 'Gents, a few ideas'|sito=the Guardian|data=2009-04-12|lingua=en|accesso=2021-02-15}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/news/politics/article6078542.ece|titolo=‘Brilliant’: the lurid lies of sex and drugs - Times Online|sito=archive.is|data=2011-04-29|accesso=2021-02-15|lingua=en|dataarchivio=29 aprile 2011|urlarchivio=https://archive.todayis/20110429151557/http://www.timesonline.co.uk/tol/news/politics/article6078542.ece|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Le e-mail, inviate dall'ufficio stampa di [[Downing Street]], arrivarono al blogger [[Paul Staines]], che le portò all'attenzione dei media. McBride si dimise lo stesso giorno e [[Gordon Brown]], all'epoca [[Primo ministro del Regno Unito|primo ministro]], si scusò per le email "giovanili e inappropriate"<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/7994408.stm|titolo=No 10 apology over 'slur' e-mails|data=2009-04-11|accesso=2021-02-15}}</ref> e inviò lettere personali a coloro che erano stati menzionati nelle e-mail<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/7996980.stm|titolo=Brown sends letters over smears|data=2009-04-13|accesso=2021-02-15}}</ref> esprimendo il proprio rammarico per l'incidente, ma i politici conservatori lo invitarono a scusarsi pubblicamente<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/7997464.stm|titolo=E-mail smears handling defended|data=2009-04-14|accesso=2021-02-15}}</ref>. Brown si scusò pochi giorni dopo durante una visita a [[Glasgow]], dicendosi dispiaciuto per quanto accaduto<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/8002085.stm|titolo=Brown 'sorry' over e-mail slurs|data=2009-04-16|accesso=2021-02-15}}</ref>.