Gaspare Spatuzza: differenze tra le versioni
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Tra il gennaio del [[1994]] e il giugno del [[1995]] vennero arrestati i fratelli Graviano e Antonino Mangano e così toccò a Spatuzza la reggenza della cosca di Brancaccio. Fino a quel momento però non era stato ancora “punciutu”, cioè non formalmente affiliato a Cosa nostra, una mancanza che venne riparata con il rito del giuramento e ad ufficializzare il suo ingresso nella mafia siciliana fu [[Matteo Messina Denaro]]. Tuttavia Spatuzza rimase deluso dalla scelta dei Graviano di lasciare la cassa nelle mani di Pietro Tagliavia mentre lui si doveva occupare solo dell’ala militare della cosca.<ref>{{cita libro| autore-capitolo-nome=Bruno | autore-capitolo-cognome=De Stefano | capitolo=La promozione a capomandamento| titolo=I boss che hanno cambiato la storia della malavita| curatore= | anno=2018 | editore=[[Newton & Compton]] | città=Roma | ed=1 | p=502-503| ISBN=9788822720573 }}</ref>
Arrestato il 2 luglio [[1997]] presso l'ospedale Cervello di Palermo grazie a una soffiata di Pietro Garofalo, un suo compare che era stato arrestato il giorno prima,<ref>{{cita libro| autore-capitolo-nome=Bruno | autore-capitolo-cognome=De Stefano | capitolo=L’arresto in ospedale| titolo=I boss che hanno cambiato la storia della malavita| curatore= | anno=2018 | editore=[[Newton & Compton]] | città=Roma | ed=1 | p=505| ISBN=9788822720573 }}</ref> sconterà l’ergastolo per le [[Bombe del 1992-1993|bombe del 1993]] di Roma, Firenze e Milano e per l’omicidio di don Puglisi nonché 12 anni per il sequestro Di Matteo.<ref name="pentito"/><ref name="ref_A">{{Cita news|autore=Giovanni Bianconi|titolo=Confessò le stragi, Spatuzza è libero|pubblicazione=[[Il Corriere della Sera]]|giorno=10|mese=marzo|anno=2023|pagina=20}}</ref> Durante la detenzione, si è iscritto alla facoltà di [[Teologia]].<ref name="teologia"/>
=== Pentimento e collaborazione con la giustizia ===
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Nel settembre del [[2014]], nel corso del processo al basista della strage di via Palestro a Milano, ha chiesto perdono per aver commesso 40 omicidi.<ref>{{cita libro| autore-capitolo-nome=Bruno | autore-capitolo-cognome=De Stefano | capitolo=No al programma di protezione| titolo=I boss che hanno cambiato la storia della malavita| curatore= | anno=2018 | editore=[[Newton & Compton]] | città=Roma | ed=1 | p=516| ISBN=9788822720573 }}</ref>
Alla fine del febbraio [[2023]], dopo il parere favorevole del Tribunale di Sorveglianza e delle diverse procure antimafia, Spatuzza ha ottenuto la libertà vigilata senza più i vincoli della detenzione domiciliare a cui era sottoposto dal [[2014]]; gli restano quindi cinque anni di prescrizioni da osservare come per esempio non frequentare pregiudicati o non uscire dalla provincia in cui abita senza permesso. La Cassazione, nell'aprile del [[2022]], aveva annullato con rinvio l'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Roma che aveva negato la liberazione condizionale.<ref
== Note ==
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