Michael Laudrup: differenze tra le versioni

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Nel 2000 venne insignito all'[[Ordine del Dannebrog]], un [[ordine cavalleresco|titolo cavalleresco]] danese conferitogli dalla [[sovrani di Danimarca|regina]] [[Margherita II di Danimarca|Margherita II]].<ref name="BBC"/> Nel 2005, per celebrare il proprio 50º anniversario, la [[Union of European Football Associations|UEFA]] invitò ogni Federazione nazionale a essa affiliata di indicare il proprio miglior giocatore dell'ultimo mezzo secolo: la scelta della [[Federazione calcistica della Danimarca|Federazione danese]] ricadde su Michael Laudrup, designato quindi [[Golden Player]] dalla UEFA.<ref name="Bedeschi"/><ref name="BBC"/> L'anno seguente venne quindi nominato ufficialmente miglior calciatore danese di sempre.<ref name="Bedeschi"/>
 
Nel 2010 la [[International Federation of Football History & Statistics|Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio]]<ref name="Bedeschi"/><ref name="Cristina"/> lo ha collocato al 55º posto nella sua lista dei [[Migliori calciatori del XX secolo IFFHS|migliori calciatori del XX secolo]],<ref name="Cristina"/> mentre nel 2014 il quotidiano ''[[Marca (quotidiano)|Marca]]'' lo inserì nell'undici ideale nella [[Storia del Real Madrid Club de Fútbol|storia del Real Madrid]].<ref name="Bedeschi"/><ref name="Cristina"/> Occupa la 59ª posizione nella lista dei calciatori più forti del XX secolo stilata da ''[[World Soccer]]''.<ref name="Bedeschi"/> Nel marzo del 2004, [[Pelé]] lo ha anche inserito nella [[FIFA 100]], la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della [[Fédération Internationale de Football Association|FIFA]].<ref name=":12">{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/3533833.stm|titolo=Fifa names greatest list}}</ref>
 
== Biografia ==
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[[File:Serie A 1985-86 - Napoli vs Juventus - Maradona, Laudrup, Platini.jpg|miniatura|sinistra|Laudrup nel 1985 tra l'argentino [[Diego Armando Maradona]] (a sinistra) e il francese [[Michel Platini]] (a destra): tre dei maggiori fuoriclasse del calcio internazionale del decennio.]]
 
{{citazione|Laudrup era semplicemente l’eleganza fatta calciatore, in ogni fase di gioco.|[[Andrés Iniesta]]<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/06-03-2014/spagna-iniesta-spegne-critiche-l-italia-mi-piace-molto-80183709303.shtml|titolo= Spagna, Iniesta spegne le critiche: "L'Italia mi piace molto"}}</ref>}}Michael Laudrup era un giocatore di talento e fantasia, molto veloce ed elegante, conosciuto per i suoi morbidi tocchi di palla, moderno nella concezione del gioco.<ref name="Bedeschi"/><ref name="FCB"/><ref name="Cristina"/><ref name="BBC"/><ref name="UEFA-A">{{cita web|url=http://it.uefa.com/memberassociations/news/newsid=1924706.html|titolo=La vittoria più bella di Laudrup|data=25 febbraio 2013}}</ref> Indicato come l'[[archetipo]] del ''[[playmaker]]'' di centrocampo,<ref name="Bedeschi"/><ref name="UEFA-A"/> di cui è ritenuto uno degli interpreti più forti e versatili di sempre,<ref name="Treccani">{{cita|Lo Presti||Treccani_michael-e-brian-laudrup_(Enciclopedia-dello-Sport)}}</ref><ref name="Africa addio">{{cita news|url=http://archivio.lastampa.it/articolo?id=4ddfd1d1341bf47927748051b0b46daa63ac2a65|titolo=Africa addio: la Nigeria travolta dalla Danimarca|pubblicazione=La Stampa|data=29 giugno 1998|p=35|urlmorto=sì}}</ref><ref name="UEFA-B">{{cita web|url=http://it.uefa.com/news/newsid=1694704.html|titolo=Michael Laudrup|data=31 agosto 2011}}</ref> il suo raggio d'azione era sconfinato.<ref name="Treccani"/><ref>{{cita news|lingua=da|titolo=Kongesønnens bøn: Kom til Madrid|pubblicazione=Ekstra Bladet|data=16 aprile 2006}}</ref> Operava praticamente ovunque: sebbene i suoi fondamentali fossero essenzialmente di natura offensiva,<ref name="Bedeschi"/><ref name="FCB"/> era facilmente schierabile come [[centrocampista|regista]] di centrocampo,<ref name="Bedeschi"/><ref name="FCB"/><ref name="Cristina"/><ref name="BBC"/> [[ala (calcio)|ala]] destra o sinistra<ref name="Bedeschi"/> — grazie alle sue ottime progressioni su entrambe le fasce, sostenute da scatti fulminei<ref name="Bedeschi"/><ref name="BBC"/><ref name="UEFA-A"/> —, [[trequartista]]<ref name="Bedeschi"/><ref name="FCB"/> o [[seconda punta]],<ref name="Cristina"/> ruolo quest'ultimo ricoperto con successo a inizio carriera nel {{Calcio Brondby|N}}.<ref name="Bedeschi"/><ref name="Cristina"/>
 
[[Fantasista]]<ref name="Bedeschi"/><ref name="FCB"/><ref name="Cristina"/><ref name="BBC"/> dotato di creatività,<ref name="BBC"/><ref name="UEFA-A"/> intelligenza,<ref name="Bedeschi" /> visione di gioco,<ref name="BBC"/> abilità nei [[passaggi]], negli assist,<ref name="BBC"/><ref name="Africa addio"/> e di rara tecnica individuale,<ref name="BBC"/> era una pedina impellente in fase di impostazione<ref name="BBC"/> dove offriva il meglio di sé alla squadra e recuperava palloni,<ref name="Bedeschi"/><ref name="FCB"/> spesso con duri ''[[tackle]]''<ref name="Bedeschi" /><ref name="BBC"/> o negli uno-contro-uno,<ref name="UEFA-A"/> dimostrando grande grinta, qualità, spirito di sacrificio e tenacia.<ref name="Bedeschi"/><ref name="FCB"/><ref name="Cristina"/><ref name="BBC"/> Seppur sorretto da un fisico non imponente, era un [[centrocampista]] combattivo, autore di giocate di pregevole fattura<ref name="UEFA-A"/> nonché di tempestive incursioni in [[area di rigore]].<ref name="Bedeschi"/><ref name="Cristina"/><ref name="BBC"/> Altre sue peculiarità erano il [[dribbling]] nello stretto,<ref name="Bedeschi"/><ref name="Cristina"/><ref name="BBC"/> la facilità nel saltare l'uomo,<ref name="Bedeschi"/><ref name="Cristina"/><ref name="BBC"/> un tiro potente con ambo i piedi<ref name="Bedeschi"/><ref name="Cristina"/><ref name="BBC"/> e la correttezza agonistica, tanto da non aver mai ricevuto un [[cartellino rosso]] in tutta la sua carriera; questo lo rese un giocatore molto apprezzato da arbitri e allenatori.<ref name="Bedeschi"/><ref name="Cristina"/><ref name="BBC"/><ref name="Treccani"/><ref name="UEFA-B"/> Inoltre, Laudrup è noto per essere stato uno dei primi esecutori della ''croqueta'',<ref name="Bedeschi"/><ref name="FCB"/><ref name="Cristina"/><ref name="BBC"/> un particolare tipo di dribbling consistente nello spostare il pallone nel modo più veloce possibile da un piede all'altro,<ref name="Bedeschi"/><ref name="FCB"/><ref name="Cristina"/> effettuato sia da fermo sia in corsa.<ref name="Bedeschi"/><ref name="FCB"/>
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[[File:Michael Laudrup - SS Lazio 1984-85.jpg|miniatura|upright=0.8|sinistra|Laudrup alla Lazio nella stagione 1984-1985]]
 
La stagione 1982 gli valse il titolo di [[Calciatore dell'anno (Danimarca)|calciatore danese dell'anno]], fino ad attirare le attenzioni degli italiani della {{Calcio Juventus|N}} che prima opzionarono e poi acquistarono il giocatore, nell'estate 1983, {{Senza fonte|per la cifra più alta mai sborsata fino ad allora per un giocatore del paese scandinavo: un milione di [[Dollaro statunitense|dollari statunitensi]] dell'epoca.<ref>{{Cita web|url=https://www.goal.com/it/notizie/michael-laudrup-danimarca-lazio-juventus/kzg3o68gm3y216whevgfd04hs|titolo=Michael Laudrup, il ‘Principe di Danimarca’ che giocò con Lazio e Juventus}}</ref>
 
Tuttavia per questioni regolamentari della [[Serie A]] del tempo, avendo già in organico gli stranieri [[Michel Platini|Platini]] e [[Zbigniew Boniek|Boniek]],<ref>Il regolamento [[FIGC]] vigente all'epoca non permetteva di tesserare più di due giocatori provenienti da federazione estera: la norma era stata cambiata nella stagione 1982-1983. Il vecchio limite, dopo la riapertura ai calciatori esteri reintrodotta nel 1980, era di un solo giocatore proveniente da federazione estera.</ref> la società piemontese girò Laudrup in prestito biennale alla {{Calcio Lazio|N}},<ref name="Bedeschi"/> anche per farlo ambientare ai ritmi del campionato italiano. La stagione [[Serie A 1983-1984|1983-1984]] si concluse con la salvezza della squadra romana all'ultima giornata, mentre il [[Serie A 1984-1985|campionato successivo]], se pur non negativo dal punto di vista personale per il danese, vide la retrocessione in [[Serie B]] dei biancocelesti. Varie divergenze con gli allenatori avuti a Roma, gli insuccessi raggiunti in campionato e il difficile inserimento nell'ambiente della [[Roma|Capitale]], di fatto lo spinsero dopo due anni al ritorno in pianta stabile alla Juventus,<ref name="Bedeschi"/><ref name="Cristina"/><ref name="BBC"/> nel frattempo divenuta in grado di tesserarlo stante il trasferimento di Boniek alla {{Calcio Roma|N}}.