Geminiano di Modena: differenze tra le versioni

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Nel [[452]] [[Attila]], sovrano degli [[Unni]], disceso in [[Italia]] dal [[Veneto]], si apprestava a mettere a ferro e fuoco anche Modena. Gli abitanti della città fecero ricorso a san Geminiano che invocò l'aiuto di Dio e fece scendere la nebbia sulla città: Attila non riuscì a individuarla e proseguì verso Sud.
 
L'altra leggenda riguarda l'apparizione a [[Charles II d'Amboise|Carlo D'Amboise]], comandante delle milizie francesi che nel [[1511]] stavano minacciando Modena: la notte tra il 17 e il 18 febbraio di quell'anno san Geminiano apparve ai francesi sotto aspetto terrificante, quasi di demone. Alla vista del "glorioso vecchio" il capitano e le sue truppe retrocedettero precipitosamente verso [[Rubiera]] e molti soldati perirono annegati nel fiume [[Secchia]]. L'esercito si disperse spaventato nelle vicine terre e il comandante, atterrito a morte, si suicidò di lì a poco nella vicina [[Correggio (Italia)|Correggio]].
 
La festa liturgica si celebra il 31 gennaio, giornata in cui, nella [[cripta]] del [[duomo di Modena]] ove è sepolto, ogni anno viene esposto il corpo del Santo, all'interno del sarcofago che ne contiene le ossa ricomposte e vestite con abiti liturgici.<ref>[http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/foto-e-video/2015/01/31/fotogalleria/san-geminiano-la-devozione-dei-modenesi-verso-il-patrono-2-1.10773378#6 Galleria fotografica. Immagini da n° 3 in avanti]</ref>
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È patrono, oltre a Modena, delle città di [[Pieve d'Olmi]], di [[San Gimignano]], di [[Massa Finalese]], di [[Guiglia]], di [[Arese]] e di [[Pontremoli]] dove, da sempre, viene acceso, al calar della sera, il falò di San Geminiano.
 
È patrono inoltre di [[Vielmur-sur-Agout]], piccolo centro abitato nella regione francese del [[Midi-Pirenei]]: attorno al [[1090]] una nipote di [[Matilde di Canossa]] andò in sposa a [[Bertrando II di Tolosa]]; pur morendo pochi anni dopo ([[1095]]), ella ebbe il tempo di installare una cappella dedicata al santo dentro al monastero di Santa Maria a Vielmur, vassallo del conte di Tolosa. Nella cappella vennero poste alcune reliquie inviate da Matilde (pare) per proteggere la nipote colpita da grave malattia. Durante la rivoluzione il titolo del monastero a Notre-Dame sparì, con la vendita del monastero stesso. San Geminiano divenne quindi titolare della chiesa.
 
Attorno al [[1690]] alcune reliquie del santo vennero offerte al Monastero Reale della visitazione di Chaillot da [[Maria Beatrice d'Este (1658-1718)|Maria Beatrice d'Este]], regina d'Inghilterra in esilio.
 
Infine a [[Venezia]] vi era un'antichissima [[Chiesa di San Geminiano (Venezia)|chiesa dedicata a San Geminiano]] situata in [[Piazza San Marco]], di fronte alla [[Basilica di San Marco|basilica]], demolita nel 1807.
 
== Note ==