Kanesh: differenze tra le versioni

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L'attività dei mercanti assiri in Anatolia era inserita in una rete di vendita di dimensioni molto grandi, che si svolgeva su distanze molto lunghe. Gli Assiri vendevano in Anatolia lo stagno che importavano dall'altopiano iraniano e dall'Asia centrale. Con questo commercio si realizzavano notevoli profitti: la stessa quantità di stagno valeva il doppio in argento in Anatolia rispetto ad Assur. Questo stagno veniva fuso con il rame estratto in Anatolia per ottenere il bronzo. Gli Assiri importavano anche tessuti, che venivano prodotti in patria dalle loro mogli e dalle figlie, oppure nel sud della Mesopotamia (la presenza di commercianti assiri sono documentati in testi contemporanei rinvenuti a [[Sippar]]<ref>{{en}} C. Walker, « Some Assyrians at Sippar in the Old Babylonian Period », in ''Anatolian Studies 30'', 1980, p. 15-22</ref>) e transitavano attraverso Assur. Anche in questo caso i profitti erano molto importanti ed alcuni commercianti arrivavano a triplicare i loro investimenti.
 
Il commercio assiro dipendeva anche dai prodotti che i commercianti portavano ad Assur dall'Anatolia. Il principale prodotto esportato dall'Anatolia era l'argento, che i mercanti ottenevano in cambio dello stagno con i profitti visti in precedenza. Anche piccole quantità di oro seguivano queste vie commerciali, ma in quantità molto più piccole. In questo sistema Assur e Kaneŝ giocavano il ruolo di snodi commerciali che ridistribuivano le merci che transitavano nei loro ''karum''. Questi erano i due capisaldi che alimentavano una rete di decine di mercati secondari. Il viaggio tra le due città era molto lungo: più di 1200 chilometri in circa 50 giorni di viaggio (a 25&nbsp;km al giorno). La prima parte del viaggio andava da Assur fino a [[Tell Leilan]] (capitale del regno di [[Apum]]) sulle strade che collegavano la valle dell'Eufrate a quella del Khabur. La seconda tappa andava da Apum ad [[Abrum]] attraversando l'Eufrate, la terza tappa risaliva di nuovo verso la catena montuosa del ''Taurus'' nella Valle dell'alto [[Eufrate]], per giungere infine in Cappadocia ed a Kanesh<ref>{{cita|Liverani|pp. 358-365}}.</ref>. Le carovane erano composte da asini, in grado di trasportare fino a 90&nbsp;kg di carico (3 sacchi di minerale del peso di circa 30&nbsp;kg, o una trentina di rotoli di stoffa). Una carovana poteva essere composta fin da 300 asini ma ogni mercante possedeva al massimo dai sei ai dieci asini del convoglio. Le strade erano percorribili solo d'estate: il primo convoglio partiva da Assur all'inizio della primavera e l'ultimo ritornava prima dell'inverno. I costi del trasporto erano molto alti ed a questi si aggiungevano le spese per i dazi richiesti dai paesi attraversati, che riducevano considerevolmente il reddito dal commercio.
 
==== Reti familiari e associazioni di mercanti ====
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Alcuni studiosi attribuiscono l'incendio del livello Ib alla caduta del regno di Assiria nelle mani di re vicini, eventualmente [[Hammurabi|Hammurabi di Babilonia]].
 
Il corpus dei testi forniti dal ''karum'' di Kanesh porta a considerare questo sito tra i più prolifici del [[Vicino Oriente antico]]: circa 22000 tavolette. Di queste quasi 5.000 tavolette e frammenti sono stati scoperti prima del 1948, oltre tre quarti provenienti da scavi illegali e si trovano custudite in collezioni sparse. Il resto dei reperti, scoperto dal 1948 in poi, è custodito nel museo di Ankara. A parte una manciata di tavolette rinvenute nel palazzo reale, la maggior parte della documentazione è costituita dalla corrispondenza d'affari che i commercianti della città-stato di Assur scambiavano con i loro referenti in Anatolia.
 
=== Il ''kârum'' ===